VIAREGGIO. “No Vivoli, non puoi fare di ogni erba un fascio e dire che tutti i candidati a sindaco non hanno consapevolezza dello stato di crisi, dei problemi che tanti nostri concittadini vivono. Io non sono un mega dirigente, non ho mai occupato poltrone e non faccio parte di ristrette cerchie professionali: finora ho passato la mia vita ad affrontare i problemi della gente, dei lavoratori, dei precari, dei pensionati e dei disoccupati.” È piccata la replica di Andrea Antonioli, in corsa alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco, a Massimo Vivoli di Confesercenti.

“Nel corso del 2012 nel mio ruolo sindacale ho firmato oltre trecento accordi di cassa integrazione un po’ in tutti i settori, confrontandomi ogni giorno con i problemi di chi non riscuote la busta paga o la Cassa Integrazione, di chi ha perso anche la Cassa Integrazione, di chi smette di pagare l’affitto, le bollette e non sa come fare la spesa, e mi sono confrontato anche con tante piccole imprese che non ce la fanno ad andare avanti, che non riescono a pagare i contributi, le tasse e talvolta anche gli stipendi. Se ho deciso di accettare la candidatura a sindaco è proprio perché ritengo che questa sia la vera emergenza e che la mia esperienza possa essere utile.

“Condivido quindi totalmente il tuo invito ad utilizzare il linguaggio della verità e della sobrietà, mettendo al centro i temi dello sviluppo e del lavoro, e, aggiungo, della concretezza e della chiarezza, perché quando la situazione è grave servono scelte importanti, responsabili e coerenti.

“Anch’io sono molto preoccupato per la chiusura, che vogliamo sia solo temporanea, di grandi alberghi, ma proprio per chiarezza è bene ricordare che quando si è trattato di schierarsi per mantenere il finanziamento del Piuss sulla realizzazione del Centro Congressi, tutti, dall’Apt alle associazioni di categoria, si sono piegati alle volontà dell’amministrazione Lunardini, con l’unica eccezione della Cgil rappresentata dal sottoscritto.

“Questo è il momento in cui non serve galleggiare – Lunardini docet -, e non servono le solite banalità, parlare di incentivi senza spiegare quali e per fare cosa e senza aver chiaro le funzioni dell’ente locale: nessuno ricorda che il Comune è proprietario del salotto buono della città e che molti dei concessionari della Passeggiata pretendono affitti impossibili dai gestori dei negozi, strangolandoli e che finora il Comune non è mai riuscito ad eliminare questa rendita parassitaria che grava sul centro commerciale più importante della Versilia.

“Queste sono le zavorre che vanno eliminate, non i diritti dei lavoratori o il rispetto delle norme di sicurezza.”

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