MASSAROSA. “E’ una vergogna che l’ex sindaco Larini, responsabile di malefatte di ogni tipo, che Massarosa ha pagato e pagherà ancora a lungo, si aggrappi a questioni e scelte non politiche ma tecniche per rimettere in moto la giostra delle menzogne e gettare fango sull’attuale maggioranza, che amministra nel rispetto del confronto e della trasparenza, con forte consenso fra la gente e ampi riconoscimenti nazionali e locali per il suo operato ed i suoi risultati. Risultati portati a casa in anni difficilissimi per i comuni, come chiunque sa”.

Lo scrivono i capigruppo di maggioranza a Massarosa: Stefano Castelli (Noi per Massarosa), Leonardo Gilardetti (Sc) e Elio Lucania (Pd), che replicano alle affermazioni dell’ex sindaco Fabrizio Larini e a quelle degli esponenti del Pdl.

“Le due questioni – scrivono i capigruppo – sono state abbondantemente spiegate: nel caso Sermas c’è stato un errore tecnico riconosciuto con stile da chi l’ha causato. Il Comune di Massarosa ha immediatamente denunciato l’abuso non appena è arrivato il diniego definitivo della sovrintendenza.

“Nell’altro caso il Sindaco ha spiegato con chiarezza i termini del problema. Peraltro, perché sia chiaro, dato che l’interessata non è di Massarosa ed è un’ex consigliera comunale del PDL di Montignoso, ci pare che solo questo testimoni la buona fede di una maggioranza estremamente attenta a evitare qualunque interferenza politica nell’amministrazione”.

“A fronte di questo, vogliamo ricordare la gestione del project financing delle scuole medie? A paragone con i casi di questi giorni dovremmo riempire intere biblioteche. Dopo anni ancora non sono ferme le bocce, da un punto di vista tecnico, sulle cifre che il Comune deve esattamente spendere, nonostante un accurato lavoro tecnico di definizione dei problemi. Non si sapeva, in origine, se nella rata annuale era compresa l’IVA e si parla di centinaia di migliaia di euro. Vogliamo ricordare il fondo del personale, con sforamenti e condanne per centinaia di migliaia di euro? Vogliamo ricordare i bonus illegittimamente pagati ai dirigenti, e di quando proprio mentre aumentava loro gli stipendi, gettò in mezzo a una strada tredici lavoratori precari?”

“I debiti fuori bilancio sono quelli che la sua amministrazione ha lasciato a piene mani e che abbiamo dovuto riconoscere in serie. A cosa si riferisce Larini, e chi lo consiglia nelle sue gravi e vergognose accuse su questioni che palesemente non conosce? Si riferisce forse a quando, nei primi tempi dell’amministrazione, qualcuno voleva bloccare le mense scolastiche perché non c’erano fondi in bilancio e non potevano essere reperiti, dato che la violazione del patto di stabilità impediva di alzare i tetti di spesa? Chi l’ha violato il patto di stabilità, tre volte, senza paragoni in Italia? Li sa Larini i contributi che abbiamo perso perché un Comune che viola il patto di stabilità è messo in quarantena per anni?”

“E che dire dello scempio del territorio da parte di un’amministrazione dove i politici tecnici imperversavano per ogni dove, come anche i sassi a Massarosa sanno? Era Fabrizio Larini ad essere in balìa dei suoi dirigenti e dei professionisti che sedevano in giunta e in consiglio comunale. Si potrebbe continuare all’infinito.

“Per Larini vale davvero il detto evangelico, di chi cerca la pagliuzza (ammesso che ci sia) negli occhi altrui e ignora la trave nel proprio. In realtà questo modo violento e cavilloso di intervenire, suo e di tutta l’opposizione che dal 2009 sonnecchia sui banchi del consiglio comunale, fatto di attacchi personali, senza mai uno straccio di un’idea, senza una proposta, senza un confronto anche duro e serrato sulle scelte della maggioranza, sulla politica, rivela pienamente chi sono i nostri interlocutori: sbigottiti di fronte alla coesione e ai successi dell’amministrazione Mungai, senza idee, capaci solo di gettare fango e creare polveroni, e incapaci di suggerire qualcosa di utile per il nostro territorio”.

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ultimo aggiornamento: 19-01-2013


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