CAMAIORE. “Non essendo partigiana, è probabile che chi si è indignato per la rapina a Giannecchini, ovvero tutta la sinistra, stavolta non prenda posizione per l’ennesima aggressione violenta a scopo di rapina avvenuta a Lucca a danno di una professoressa.” Lo scrive Daniele Rivieri, capolista al Senato in Toscana per La Destra.

“Inutili i soliti discorsi che ho sentito e ho letto. I violenti hanno l’accento slavo, sono spietati. Non voglio fare xenofobia, ma chi ne ha fatti venire in quantità esagerata in Italia e oggi non trova il sistema di assicurare loro una vita dignitosa, deve trovare invece il modo di farli tornare a casa loro o di neutralizzarli. Questi non vogliono integrazione, vogliono stare almeno come gli italiani. Se non ci riescono onestamente, delinquono.

“Qualcuno obietterà che ci sono anche italiani nel penoso elenco che i giornali fanno relativamente agli autori di questi episodi, ma è bene riflettere. Qui non si tratta di disperati, perché sono quasi sempre pluripregiudicati, già autori di diverse rapine e atti criminosi. Anche loro non si capisce perché siano in giro invece che in galera, per impedirgli di compiere atti vergognosi e pericolosi per l’incolumità dei cittadini normali.

“Allora si deve arrivare alla conclusione che specialmente in questi momenti duri, i delinquenti vanno tenuti sotto controllo. Braccialetto elettronico se non possiamo metterli in galera, ma i cittadini non possono vivere nel terrore. Anche questo è uno dei motivi che mi ha spinto a candidarmi.

“Se andrò al Senato, farò delle proposte di legge sulla sicurezza dei cittadini. Mi pare il primo problema insieme e collegato alla mancanza di lavoro. Lo Stato deve reprimere, non coccolare i violenti e i delinquenti, visto che il morto, purtroppo, c’è già scappato troppe volte.”

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ultimo aggiornamento: 25-01-2013


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