VIAREGGIO. “Vedo che su Facebook e sui vari siti si ‘gioca’ troppo sui problemi dei balneari, con posizioni non equidistanti dai partiti: ritengo che questo sia un errore che può portare un danno alla nostra causa.” Lo scrive Emiliano Favilla, esponente della Federazione della Sinistra, tra i promotori della protesta dei balneari versiliesi contro la direttiva Bolkestein.
“Come balneari merita mantenere una posizione apartitica, così come abbiamo sempre detto, e cercare di conquistare il consenso da tutti i partiti. La critica va bene ma deve essere oggettiva e non per partito preso, poi ognuno andrà a votare per chi vuole nella sua piena libertà.
“Partendo da posizioni oggettive come balneari abbiamo contestato tutti a partire dai nostri sindacati, dalle forze politiche dei passati governi, fino a coloro che hanno appoggiato il governo Monti ancora in carica. La critica, anche dura, deve modificarsi quando si vedono alcuni ripensamenti – anche se dobbiamo mantenere la massima vigilanza – e questo è stato con i sindacati. La nostra azione di protesta ha inciso molto, sull’opinione pubblica, sui rappresentanti delle varie istituzioni, ma anche tra i partiti.
“Oggi ci sono aperture, che prima in tanti ritenevano impossibili, e lo abbiamo visto con l’approvazione della proroga di cinque anni, ma rimangono ancora molte ombre e ambiguità. Noi dobbiamo lavorare con grande tenacia, con pazienza, per continuare a far valere le nostre ragioni. Lo dobbiamo fare evitando polemiche dannose al nostro interno ma anche con l’esterno. Quindi, sempre disponibili all’ascolto e ad ogni confronto, anche se non dobbiamo mai mollare e sempre pronti alle barricate se saranno necessarie.
“Con questo spirito credo che come balneari sia opportuno presentarci al confronto anche di domani a Forte dei Marmi con il responsabile nazionale del Pd sul turismo Armando Cirillo. Importante sarà poi vedere, già da domani che aria tira, e più che altro, quale posizione uscirà il 31 gennaio al convegno nazionale del Pd. Con lo stesso spirito auspichiamo che si possa partecipare ad analoghi convegni con tutti gli altri partiti che sembra facciano ‘il pesce in barile’.
“Dichiarazioni personali, spesso furbesche e da campagna elettorale, di singoli aspiranti parlamentari senza che il partito d’appartenenza si schieri con chiarezza, servono a farci prendere per i fondelli. Dobbiamo far uscire tutti allo scoperto e questo prima delle votazioni politiche per poi valutare il da farsi, in termini di voti ma anche di proteste.”
