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VIAREGGIO. E alla fine rimane un po’ di amaro in bocca per quel dato, non proprio altissimo, dell’incasso al botteghino – 365mila euro. Che poi è quello che fa la differenza. Perché il secondo corso di Carnevale diventa un’altra, bellissima cartolina di Viareggio che gli ospiti stranieri presenti in tribuna porteranno con sé nel loro paese d’origine. Un’altra domenica di sole, temperature per niente polari almeno fino al momento del tramonto, scenario entusiasmante dalle tribune di piazza Mazzini, ancora una volta riempite in pressoché ogni ordine di posto.

Come da tradizione, se vogliamo, il secondo corso mascherato diventa la sfilata quasi perfetta, almeno dal punto di vista della spettacolarità dei carri: i costruttori hanno sfruttato sette giorni di (relativa) calma per affinare le loro opere, soprattutto nei movimenti. E così è stato: i vari maghi della cartapesta si limitavano ad alzare il pollice della loro mano quando veniva chiesto loro se fosse tutto a posto.

Ma tutto a posto, in realtà, non è stato. Il carro di Umberto e Stefano Cinquini ha piegato l’insegna del negozio Calosci nei pressi dell’hotel Royal, quando il corso si avviava lentamente verso la conclusione. Peraltro, la stessa costruzione è stata, curiosamente, l’unica ad avanzare alle ore 15: i tre colpi di cannone sono stati scoppiati con venti minuti di ritardo, dal momento che c’erano ancora code ai botteghini. Nessuno, però, si era premurato di avvisare i fratelli Cinquini che, ignari di quanto stava accadendo in piazza Mazzini, hanno messo in moto la loro costruzione.

E qualche problema lo hanno avuto anche il carro fuori concorso di Enrico Vannucci, con il grande volto di Burlamacco rimasto chiuso per motivi di sicurezza, e, ancora una volta, la costruzione di prima categoria dei fratelli Uberto e Luigi Bonetti: la struttura centrale dominata dalle tre arpie non si è mossa pienamente a regime a causa di qualche traliccio che non funzionava a dovere.

Detto questo, c’è stato modo di ammirare i carri sotto la luce dei riflettori. E lo spettacolo, indubbiamente, si è rivelato suggestivo. Tra due giorni tornano a rombare i motori, per giunta davanti alle telecamere di Mamma Rai: sarà un biglietto da visita per pubblicizzare le prossime due sfilate domenicali, intervallate da quindici giorni di stop. Coraggio, Burlamacco.

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La fotogallery del secondo corso mascherato

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