VIAREGGIO. “È l’ultimo regalo del Governo Monti che, con una nota del 20 dicembre scorso, ha sospeso l’erogazione della Cassa Integrazione in Deroga a partire dagli ultimi periodi mesi del 2012, in palese violazione dell’accordo Stato-Regioni e delle intese sindacali al riguardo.” Lo scrive Andrea Antonioli di Sel, candidato alle recenti primarie del centrosinistra per le elezioni amministrative a Viareggio.

“Ad oggi tutte le Casse Integrazioni in deroga inviate, una volta approvate dalla Regione, all’Inps dopo il 2 gennaio 2013 sono bloccate ed i lavoratori sono completamente senza soldi. Tra l’altro il pagamento della Cassa Integrazione in deroga è diretto da parte dell’Inps e non può essere anticipato da parte delle aziende. La scusa del governo è che non ci sono più soldi anche se l’accordo che Stato Regioni prevede espressamente che il governo garantisca la copertura di tutto il periodo. Naturalmente a pagare sono sempre i più deboli, i lavoratori che già devono vivere con 700 euro il mese a cui adesso viene negato anche questo.

“Per completare il quadro il governo Monti se la prende anche con i disoccupati, negando la possibilità per i lavoratori delle imprese con meno di 15 dipendenti, licenziati per riduzione di personale o cessazione di attività, di potersi iscrivere nelle liste di mobilità e comunque anche se già iscritti nel 2012 di poter utilizzare nella ricerca di una nuovo lavoro le significative agevolazioni previste dall’iscrizione nella lista di mobilità.

“Stessa cosa dicasi per le agevolazioni contributive previste per quei contratti di lavoro che vengono trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato, che non sono rifinanziati nel 2013. Se quindi oggi è molto difficile ritrovare un lavoro una volta perso, negando queste agevolazioni si rischia di condannare questi lavoratori alla disoccupazione permanente.

“Mentre si parla tanto di lavoro in campagna elettorale il governo Monti con questi due provvedimenti ha chiaramente dimostrato di prestare attenzione per gli interessi delle banche e della finanza ma di fregarsene dei lavoratori delle aziende in crisi e dei disoccupati. A Viareggio sono centinaia i lavoratori che si trovano in questa situazione, basti pensare che dal 1° gennaio al solo patronato Inca Cgil di Viareggio hanno fatto domanda di disoccupazione oltre 140 lavoratori.

“Sel, così come le organizzazioni windacali, si è già mosso verso il governo per chiedere di rimediare a queste gravi mancanze ma è chiaro che ci vuole un governo realmente diverso che svolti a sinistra e metta realmente il lavoro al primo posto dell’agenda politica.”

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