(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

STAZZEMA. “Questa mattina il sindaco Michele Silicani ha ricevuto un avviso da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi con cui gli veniva comunicato che sono stati tradotti agli arresti presso il carcere di Lucca tre Rom accolti presso Pontestazzemese”. Il reato loro contestato è quello di sfruttamento della prostituzione minorile. Lo si legge in una nota dell’amministrazione comunale stazzemese.

“Tali reati si riferiscono ad un periodo precedente l’attivazione del Progetto di accoglienza presso la Casa Famiglia in Pontestazzemese, le cui spese sono state interamente a carico dell’associazione Berretti Bianchi, nell’ambito di un progetto Intercomunale e con la Regione Toscana a seguito delle disposizioni Europee in tema di integrazione e rientro al loro paese di origine delle popolazioni nomadi.

“Il sindaco Michele Silicani e l’amministrazione di Stazzema prendono atto del fallimento del progetto per quanto riguarda i soggetti allocati a Pontestazzemese: oltre ai tre soggetti che, finalmente, sono stati tradotti in carcere per reati contro la persona e che verranno posti in custodia cautelare, anche gli altri soggetti presenti ancora nella abitazione sono agli arresti domiciliari.”

“Ringraziamo le forze dell’ordine Carabinieri e Polizia insieme alla Polizia Municipale di Stazzema e Seravezza”, commenta Silicani. “Hanno lavorato egregiamente per attuare quanto, non più di due mesi fa, avevamo già sottolineato con una lettera al Prefetto, al Questore ed a tutti i soggetti coinvolti che seguì i reati di furti e altri precedentemente commessi. Le forze dell’Ordine hanno tenuto sotto controllo stretto il nucleo presso l’abitazione in oggetto e hanno proceduto a svolgere tutte le attività di competenza della Questura al fine del rientro nel paese di origine.

“Ci dispiace constatare, anche a seguito della disponibilità della frazione e del proprietario dell’appartamento per questo Progetto che aveva aspetti lodevoli sotto il profilo umano e umanitario, quanto invece sia stata tradita la fiducia da parte di queste persone che non sono state in grado di fare tesoro del rapporto civico e di sana accoglienza per le quali la comunità di Stazzema si è sempre distinta dando il meglio e il massimo a favore di progetti simili, come nel caso dei nove giovani rifugiati nordafricani che nella stessa abitazione hanno soggiornato per circa un anno dal maggio 2011 al maggio 2012 nell’ambito della Emergenza Nord Africa senza creare alcun problema legato al loro comportamento che fu di rispetto reciproco, amicizia e stima condivisa con tutti i residenti della frazione e gli operatori del Progetto.

“Di questa situazione attuale deve prendere atto anche l’associazione Berretti Bianchi che ha dovuto far fronte a situazioni oltre il loro lodevole impegno. Abbiamo chiesto pertanto agli organi preposti di procedere a tutti gli atti necessari per il loro rientro nel paese d’origine, essendo stato assicurato dalla Questura che sussistono tutte le condizioni per una tale procedura.”

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