VIAREGGIO. “Apprendiamo con piacere la notizia dell’uscita delle graduatoria e della imminente consegna delle case disponibili. Rimaniamo, però, critici sulla gestione delle rimanenti famiglie, che senza un reale blocco degli sfratti, o un progetto di gestione dell’emergenza abitativa, con la garanzia del passaggio da casa a casa, si ritroveranno molto presto nella situazione esplosiva che ha segnato questo ultimi due anni di gestione dell’emergenza casa.” Lo scrive Michelangelo Di Beo, segretario dell’Unione Inquilini a Viareggio.

“Pur riconoscendo il difficile e delicato lavoro dei funzionari addetti alle graduatorie e alla gestione delle abitazioni, dobbiamo muovere una ennesima critica a chi ha il potere decisionale. La consegna di una sessantina di abitazioni non sposta minimamente il reale problema sociale e abitativo viareggino che vede una graduatoria di oltre 700 richiedenti di alloggio popolare, più di 300 richieste di contributo affitto, decine di famiglie che vengono buttate fuori dalle pensioni e messe in mezzo ad una strada senza una soluzione dignitosa, persone che vengono lasciate marcire in proprietà pubbliche senza luce e senza riscaldamento, continuamente minacciate di provvedere alla loro denuncia o allo sgombero.

“Questi atteggiamenti non sono assolutamente tollerati da parte dell’Unione Inquilini: la risoluzione ‘tolleranza zero’ non risolverà assolutamente il problema, anzi, porterà a un nuovo scontro sociale tra i cittadini e le istituzioni. Dobbiamo capire che la crisi che ci affligge è un cancro a lungo termine, che perdendo il lavoro si perde la casa, che ammalandosi si perde la casa, che avere un figlio disabile comporta il rischio di perdere la casa e questo è un problema che va oltre le graduatorie ed oltre alla consegna di qualche decina di case, la casa è un diritto di tutti.

“Chiediamo, quindi, che non si aspetti la prossima giunta per risolvere l’emergenza, ma che si richieda al prefetto il blocco degli sfratti o quanto meno l’assenza delle forze dell’ordine durante l’esecuzione, chiediamo che vengano utilizzati edifici pubblici – vedi Collegio Colombo – a temporaneo uso abitativo d’emergenza, invece di buttare in mezzo ad un strada decine di famiglie.

“Chiediamo anche che vengano velocizzati i controlli su chi realmente da anni si è approfittato delle negligenze comunali e si è fatto la bella vita con i soldi pubblici, chiediamo che venga immediatamente eseguita una anagrafe abitativa e che venga stipulato un progetto per calmierare i canoni in vista di un contratto ad uso sociale, per creare mobilità abitativa, ma la richiesta più importante che facciamo è quella di rispettare la legge, ovvero di garantire il passaggio da casa a casa.

“Da ora in poi, l’Unione Inquilini, si impegnerà ad agire per vie legali, nei confronti dell’amministrazione comunale, per tutti quei casi dove verrà provata la mancanza del passaggio da casa a casa.”

(Visitato 24 volte, 1 visite oggi)

ELEZIONI POLITICHE 2013, LE AFFLUENZE ALLE URNE ALLE 12

ALLERTA METEO FINO A LUNEDÌ: NEVE E GHIACCIO