VIAREGGIO. “Il giorno più bello della mia vita”. Punta sul forte sentimentalismo Alessandro Santini all’indomani dell’ultimo corso mascherato da presidente della Fondazione Carnevale: il suo mandato scadrà con l’insediamento della nuova amministrazione comunale e per lui è ormai tempo di bilanci, di saluti, di ringraziamenti. Un addio con un lieto fine: gli incassi delle sfilate in lieve attivo – 40mila euro – rispetto alle previsioni e a dispetto di un’annata in cui la crisi si è fatta sentire prepotentemente.

“Quella di ieri domenica 3 marzo è stata una giornata ricca di soddisfazioni. Ho ricevuto tante testimonianze di affetto, ma al di là di questo ho concluso sotto il sole e con un ottimo incasso un anno pesante e difficile. L’arrivo del commissario prefettizio in estate aveva complicato ulteriormente la situazione, ma per fortuna si è insediato un gruppo di persone che ha voluto bene al Carnevale.

“Non nego di essermi sentito solo in alcuni momenti. Ma non ho mai pensato di cedere. Sono nel mondo del Carnevale da 19 anni: ho iniziato alle porte, poi ho fatto parte dei cassieri e della squadra corsi e, successivamente, del consiglio d’indirizzo.

“Infine, ho avuto l’onore di vivere tre Carnevali da presidente della Fondazione. Sarò sincero: li ho vissuti cercando di fare del mio meglio non sapendo perfettamente cos’è il Carnevale.” Sì, dice proprio così: “Lo ammetto, io non sono uno che conosce il Carnevale nei minimi dettagli. Per questo mi dà fastidio quando leggo tante proposte nobili ma impossibili da realizzare: prima di parlare a vanvera bisognerebbe conoscere l’argomento trattato.”

L’uscita di scena di Santini da Palazzo delle Muse non significherà la fine dell’assolvimento dei suoi compiti: “Non è che adesso chiuderemo gli uffici fino a quando non arriverà la nuova amministrazione: sono comunque al lavoro per intrattenere rapporti con manager e sponsorizzazioni. Al nuovo presidente lascio un’eredità positiva.”

Santini è convinto di aver cambiato in maniera positiva il rapporto della Fondazione con la città: “Non ho mai chiuso il mio ufficio a chi aveva delle proposte da farmi, anche attraverso la stampa. Badate bene: molte delle iniziative organizzate sotto la mia presidenza non sono state farina del mio sacco.

“Credo che di positivo ci sia stato proprio questo miglior coinvolgimento della base, l’apertura alla città: a fine settembre abbiamo approvato il bilancio di previsione e il giorno successivo il documento era già disponibile sul sito web della Fondazione, ma anche in versione cartacea per quanti ne avessero fatto richiesta. E stamani abbiamo subito inviato a voi giornalisti le schede con tutte le valutazioni dei singoli giurati: non mi sembra una cosa da poco.”

Santini, poi, aggiunge che rifarebbe tutto quello che è stato fatto (“I Cavalierati del Carnevale consegnati con troppa facilità? Ne avrei dati molti di più, per me non sono mai abbastanza”) e non entra nel merito del giudizio delle giurie (“Il mio ruolo impone di rispettare il lavoro svolto: posso solo dire che il podio della prima categoria ci consentirà di pubblicizzare adeguatamente il nostro Carnevale, al di là dei problemi tecnici che hanno avuto i carri”).

Il presidente della Fondazione intende riconfermare uno dei suoi cavalli di battaglia: il Carnevale estivo. “Ci ho sempre creduto, fin dai tempi in cui ero assessore a Camaiore – e, aggiungiamo noi, molti viareggini guardavano con ammirazione alle feste in maschera sulla spiaggia di Lido, ndr – e posso dire che mi è arrivata un’offerta da un’importante azienda produttrice di gelati a livello nazionale. C’è la volontà di fare due sfilate, a luglio e alla vigilia di Ferragosto, con i carri di Bonetti e Breschi, purché non ci siano sovrapposizioni con altri eventi. E tutto questo, come negli anni passati, senza un costo per la città.”

Adesso Santini correrà per la poltrona di sindaco a Viareggio per il centrodestra, come si vocifera in città? “No, ma comunque sarà il partito a deciderlo, non io. Per quanto mi riguarda, resto a disposizione della città. E qualsiasi cosa io faccia sarà perché mi piace, non perché mi viene imposta.”

@GorskiPark

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