VIAREGGIO. L’estate, nonostante il brutto tempo di questi ultimi giorni, non è poi così lontana e per questo motivo la Guardia Costiera di Viareggio e l’AUSL 12 hanno testato le procedure adottate con la convenzione, siglata dai due Enti nel 2011, per portare il soccorso sanitario direttamente in mare.

Accordo, quest’ultimo, che prevede tutta una serie di azioni codificate per portare il soccorso sanitario a coloro i quali hanno bisogno di cure mediche urgenti anche in mezzo al mare.

E così questa mattina, è scattata l’emergenza.

Alla sala operativa della Guardia Costiera viareggina è arrivata la chiamata, via radio, dalla nave trasporto passeggeri “Trei Frè” armata dai fratelli Rossignoli della società “Navigazione Ligure Tirrena” che durante l’estate porta turisti dal porto di Viareggio alle Cinque Terre. Davanti alle acque della Versilia, infatti, un passeggero era caduto a bordo battendo la testa e per alcuni minuti aveva perso conoscenza.

Immediatamente le informazioni acquisite dalla Guardia Costiera venivano rilanciate alla centrale operativa del 118 che in pochi minuti provvedeva ad inviare un’auto medica in porto dove, ad attendere, c’era la motovedetta CP 813 con i motori già caldi. Imbarco immediato del personale sanitario e a tutta forza verso il punto indicato dalla nave dove il medico prestava le prime indispensabili cure al malcapitato. Qui, per non recare altri traumi all’infortunato, il medico del 118 decideva di non trasbordare la persona sulla motovedetta CP 813, ma di farla rientrare in porto a bordo della nave dove nel frattempo continuava il trattamento sanitario di primo soccorso. Negli stessi istanti, il nostromo del porto individuava una banchina, dove era possibile effettuare lo sbarco della persona. E così, scelta la banchina Lenci in darsena Viareggio, la motonave “Trei Frè” dirigeva per il porto di Viareggio dove, all’arrivo, il traumatizzato veniva trasferito a terra con la passerella di prua.

Tutto si è svolto con piena soddisfazione del Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Fregata (CP) Pasquale Vitiello, del dott. Stefano Buzzigoli responsabile del Dipartimento Urgenza e Terapie Intensive e del dott. Andrea Nicolini, direttore della Centrale Operativa del 118 che hanno sottolineato l’importanza di queste esercitazioni al fine di mantenere alto il livello di addestramento del personale che opera sulla base di un protocollo che ha già dato prova di efficacia anche in situazioni reali.

Protocollo che, tra l’altro, è in corso di estensione anche alle acque di Marina di Carrara. Infatti, la motovedetta CP 813 di Viareggio verrà utilizzata anche nelle acque del vicino porto dove svolge già attività di ricerca e soccorso. In virtù dell’accordo con le Asl di Massa e Carrara e della Versilia unitamente alle Capitanerie di Porto del nord della Toscana le procedure operative d’intervento sanitario in mare saranno le stesse. Si amplia così la sinergia tra l’Amministrazione sanitaria e quella marittima che già vede impegnati uomini e mezzi nelle esercitazioni di recupero naufrago svolte con gli elicotteri della base aerea della Guardia Costiera della vicina Sarzana.

All’esercitazione hanno partecipato, da protagonisti, anche alcuni studenti del Nautico di Viareggio che, in questa settimana, sono in Capitaneria di Porto nell’ambito del progetto “alternanza scuola-lavoro”. Progetto che nasce dall’accordo tra la scuola e la Guardia Costiera di Viareggio con l’autorizzazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e il coordinamento della Direzione Marittima di Livorno.

E così i ragazzi hanno potuto vedere dal vivo come sono gestite le richieste di soccorso che arrivano al numero blu 1530, gratuito da telefono fisso e cellulare da tutto il territorio nazionale.

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