(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

LIDO DI CAMAIORE. Esprimere liberamente il proprio pensiero, specialmente se in forma pacifica. Questo il semplice messaggio lanciato oggi davanti il pontile di Lido di Camaiore per un flash mob organizzato anche in solidarietà delle due ragazze che, per aver attaccato due lenzuola sui loro balconi di casa, sono state multate dalla polizia municipale. “Lenzuola, non bavagli“, lo slogan della manifestazione.

Numerose le persone che oggi hanno deciso di manifestare per solidarietà alle due ragazze, e per ribadire che la libertà di espressione è un diritto imprescindibile. “Avevamo attaccato le lenzuola – racconta  Sara Merlini, 27 anni, di Piano di Mommio da un anno circa residente a Lido – dopo il discorso del papa in cui diceva che matrimoni gay sono una ferita per la pace. Secondo noi era giusto e doveroso poter esprimere la nostra opinione in maniera pacifica”.

Quello striscione però – che è lo stesso affisso oggi in passeggiata – disturba qualcuno, che chiama la municipale. “Gli agenti sono venuti a casa mia il giorno di Natale. E mi hanno suggerito di togliere le lenzuola. Io ho obiettato che per l’articolo 21 della Costituzione avevo tutto il diritto di lasciarlo. Qualche giorno dopo – racconta – ho conosciuto e incontrato il sindaco di Camaiore, gli ho spiegato la situazione e mi ha detto che secondo lui non rischiavo nessuna multa, e che in caso i vigili fossero tornati avrei dovuto dirgli di chiamare il primo cittadino per chiarire la cosa. Non ho fatto in tempo, quando sono tornata a casa c’era già la multa”.

(foto Marco Pomella)
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Così toglie le lenzuola ‘incriminate’ e paga i 60 euro dovuti. Ma attorno a loro cresce la solidarietà, fino alla manifestazione di oggi. “Oggi vogliamo ribadire – dice Sara – che secondo noi è giusto che chiunque abbia diritto di esprimere la propria opinione, tanto più se in modo pacifico”.

Con loro, a manifestare, diversi personaggi noti, da Massimo Biancalana all’assessore Veronica Cortopassi, dal consigliere Pd Federico Pedonese a Remo Pagliai, coordinatore Sel a Camaiore.”Vogliamo difendere – dice Pagliai – la possibilità che ognuno esprima liberamente il proprio pensiero. Credo che la contestazione della municipale sia impropria, un pretesto. Per noi invece è indiscutibile che sia diritto di ogni persona poter esprimere le proprie scelte di vita, oltre che di poter vivere con le persone a cui si vuole bene. Spero che in questo senso si muova il prossimo Governo e, per il suo, anche Camaiore”.

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