MASSAROSA. Una serie di interventi mirati con detrazioni ed agevolazioni, fatte tenendo conto certamente delle risorse di bilancio, ma anche delle esigente del tessuto sociale ed economico Massarosese, solo parzialmente considerato dal parametro ISEE”.
Li chiedono Fabio Francesconi e Carlo Bigongiari, consiglieri comunali del Pdl a Massarosa. “Deve essere affrontata innanzitutto – scrivono – la tematica della concessione degli immobili in uso gratuito a parenti di primo grado. Non è possibile che a Massarosa ( a differenza di quanto avviene in altri comuni) a parità di abitazione, paghi meno chi cede l’immobile in affitto, rispetto a chi lo dà in uso gratuito ai figli. E’ necessaria una aliquota agevolata pari almeno a quella degli immobili locati, in questo modo sarà possibile non penalizzare quelle che oggi sono considerate “seconde abitazioni” in cui nella maggioranza dei casi i proprietari non sono altro che gli stessi genitori”.
Il settore sociale, per il Pdl, è una priorità. “E’ poi indispensabile pensare a coloro che si trovano in gravi disagi sociali, dovuti a situazioni economiche per le quali è necessario procedere a interventi mirati come la detrazione Imu ai soggetti anziani, detrazione Imu in favore di soggetti disoccupati con mutuo a carico ; detrazione in favore di soggetti con famiglia numerosa e, a soggetti portatori di gravi Handicap (già sarà in discussione nel prossimo Consiglio Comunale l’esenzione del contributo per i corsi , per la prima volta a pagamento, nella piscina comunale)”.
“Per le categorie economiche interventi sulle tariffe e aliquota TARES (ex TARSU) ed Imu da applicare con interventi ancora mirati su laboratori artigianali, attività commerciali,con particolare attenzione a coloro che sono in possesso dei requisiti per l’imprenditoria giovanile e a coloro che sono gravati da mutui e difficoltà di accesso al credito. Siamo convinti che Massarosa non possa più permettersi costose consulenze ed incarichi, e che debba rivedere il proprio bilancio”.
“Siamo anche consapevoli che quello che proponiamo possa essere attuato – precisano Bigongiari e Francesconi – dato che come dimostrato con i nostri emendamenti al bilancio 2012, le proposte di riduzione di spesa, sia pure con il parere tecnico favorevole, sono state prima bocciate dalla Giunta, e poi puntualmente riprese in seguito con delle variazioni di bilancio, con la differenza che le risorse liberate, invece che alla riduzione dell’imposizione fiscale, sono state poi destinate altrove”.
