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CAMAIORE. “Prima pensare ai lavoratori ed ai cittadini”. Con questa affermazione la CGIL ha inviato una richiesta urgente di confronto in merito alle voci che si rincorrono sul futuro della società multiservizi di Camaiore alla quale sono affidati servizi pubblici di primaria importanza quali la gestione delle farmacie comunali, dei cimiteri, degli impianti sportivi, della spiaggia libera ed altro.

 “Dopo le polemiche sulla chiusura della farmacia del Secco o suo trasferimento presso altra sede, dopo le vicende sul palazzetto dello sport dove ormai chiunque entra e discute dell’organizzazione dell’attività come se fosse il futuro responsabile, siamo arrivati all’assurdo che pochi giorni fa esponenti di una non meglio precisata cooperativa si sono presentati, accompagnati dalla Direzione aziendale, negli uffici della società chiedendo informazioni contabili ed organizzative sull’esercizio dei servizi cimiteriali ed accreditandosi anch’essi come i futuri gestori dello stesso. Ci chiediamo che fine abbia fatto la trasparenza, oppure l’obbligatoria procedura di evidenza pubblica nell’affidamento esterno dei servizi”.

Semplicemente il buonsenso, ed una etica e corretta gestione della cosa pubblica, vincolerebbe gli amministratori ad attivare un tavolo di confronto sindacale quando si prospettano novità che influiscono direttamente sui futuri rapporti di lavoro dei dipendenti di una società a totale partecipazione comunale. Se questo non bastasse, come dimostrato dai fatti, ci preme ricordare che l’amministrazione è vincolata agli accordi sottoscritti a livello locale (vedi capitolo sugli appalti e servizi nel verbale del 12 settembre 2012 e l’accordo sulle partecipate sottoscritto con la precedente amministrazione) nonché alle normative sul confronto sindacale contenute nei contratti collettivi nazionali applicati”.

Quando si parla di farmacie comunali, di servizi cimiteriali, di impianti sportivi non ci si può improvvisare privatizzatori prescindendo dal valore e dall’apporto sociale di questi servizi, dai riflessi sui lavoratori interessati e, soprattutto, evitando il confronto con le parti sociali. La logica con cui sono nate ed operano le aziende pluriservizi è quella, attraverso una gestione unificata di più settori, di garantire al cittadino i servizi pubblici oltre i criteri di redditività economica che le stesse attività – considerate singolarmente – possano generare. La logica dello spezzatino, o delle esternalizzazioni per settori, è di segno diametralmente opposto in quanto pone le esigenze di bilancio al di sopra dell’erogazione del servizio pubblico e non può che trovarci contrari”.

 “Se ci sono, come ci sono, problemi di bilancio nell’azienda non si affrontano cedendo al privato parti di attività come i servizi cimiteriali o gli impianti sportivi comunali oppure continuando ad ignorare possibilità di ulteriore sviluppo legate ad altri settori; tantopiù quando numerose esperienze ci insegnano che la ricerca della redditività (propria della gestione privatistica) non produce miglioramenti nei servizi, ma soltanto incremento delle tariffe.  Occorre mettersi attorno ad un tavolo e ragionare nel merito di piani industriali e prospettive future, magari ascoltando chi quotidianamente opera nell’erogazione di questi servizi e conosce sia gli sprechi che le possibilità di crescita molto meglio di chi vuol decidere basandosi sull’improvvisazione. Questo è il senso della nostra richiesta inviata all’Amministrazione del Comune di Camaiore: siamo pronti a sostenere le nostre ragioni in un confronto che ci auguriamo venga rapidamente attivato così come siamo pronti a sostenere i servizi pubblici ed i lavoratori coinvolti con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

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