VIAREGGIO. Delfini sotto i riflettori nell’incontro svoltosi ieri mattina presso l’Istituto scolastico Comprensivo “Lenci” nell’ambito del progetto “Il Mare al Varignano”, dove è stato ripreso il tema degli spiaggiamenti di cetacei che nei mesi scorsi hanno interessato in particolare le coste Toscane.

I numerosi ragazzi presenti all’incontro hanno formulato domande al Comandante Pasquale Vitiello della Capitaneria di porto e al Dottor Silvio Nuti, Presidente del Cetus/OTC Viareggio, mostrando un vivo interesse alle tematiche trattate che hanno importanti risvolti di carattere ambientale.

L’occasione è stata quindi propizia per approfondire, anche dal punto di vista scientifico, l’argomento; il dott. Nuti ha ribadito come, in base alla relazione riportata da Arpat Toscana sui campioni di alcuni delfini spiaggiati, le analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico di Pisa hanno evidenziato la presenza di un batterio, il “Photobacterium dempselae”.

Tale batterio è stato ritenuto la principale causa di questa anomala moria, che ha colpito una specie di delfino che vive al largo, identificata come la “Stenella Striata”.

Questa fase episodica sembrerebbe tuttavia avere esaurito il picco di virulenza, come confermato dalla evidente diminuzione degli spiaggiamenti rispetto ai mesi di gennaio e febbraio.

La collaborazione tra la Guardia Costiera Toscana, in particolare quella viareggina, ed il Cetus è ormai ben collaudata e risalente nel tempo. Un espisodio per tutti: lo spiaggiamento, nella primavera del 2012 a Viareggio, di due esemplari di “grampo”, che ha visto gli enti interessati ed i biologi marini lavorare fianco a fianco durante una lunga notte a salvaguardia di questa specie non abituale frequentatrice delle coste Versiliesi.

Nel corso dell’incontro di ieri sono state illustrate anche le varie attività che la Guardia Costiera ed il Cetus svolgono in sinergia con l’intera comunità scientifica e gli altri Enti/Amministrazioni competenti a tutela dell’ambiente marino.

I risultati di tale attività preventiva sono indubbiamente buoni: le ricerche del Cetus, infatti, confermano come la situazione dell’habitat marino versiliese sia favorevole alla presenza stanziale del più numeroso gruppo di delfini Tursiopi del Santuario Pelagos.

Si tratta di oltre 150 individui il cui capo branco è stato identificato con la femmina “Matilde”, la quale tra i suoi simili detta le regole comportamentali e di convivenza come una sorta di “sentinella”: il Comandante Vitiello ed il Dott Nuti auspicano appunto che, come Matilde, tra i giovani del Varignano emergano tanti tutori della legalità, sentinelle del rispetto delle norme di buona convivenza sociale.

Si coglie infine l’occasione per ricordare che il numero blu gratutito 1530 della Guardia Costiera dovrà essere contattato non solo per le emergenze in mare ma anche in caso di avvistamento di questi spelendidi esemplari di cetaei o di mammiferi marini in difficoltà.

 

 

 

 

 

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ultimo aggiornamento: 27-03-2013


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