(foto Pomella)
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CAMAIORE. “Un lavoro che ho curato personalmente, con la guida tecnica del Segretario Comunale, Michele Parenti, e che mi aveva costretto a trascorrere gran parte del tempo ‘chiuso’ (si fa per dire) per mesi in Comune, a studiare problemi e soluzioni”.

Questo il riassunto del Sindaco sul lavoro di riorganizzazione della struttura comunale eseguito. “Qui si parla non solo di funzioni ma anche di persone, circa 200, che non sono dei ‘macchinari’ e che hanno anche necessità e ambizioni – ricorda il Sindaco – Vi confesso: in alcuni casi, non è stato facile far capire ai nostri dipendenti due cose. La prima: che sono lavoratori con una ‘missione speciale’ e nobile, cioè servire la città e l’interesse pubblico, con rispetto ed educazione. La seconda: di questi tempi, chi lavora nel settore pubblico è fortunato perché ha la certezza di uno stipendio (cosa che, purtroppo, accade sempre meno) ed è auspicabile che, con solidarietà, riversi questa fortuna in un servizio appassionato e disinteressato, nel quale ci si sente appagati e soddisfatti dalle realizzazioni per la città e non solo dal timbro sul cartellino orario”.

Oltre, dunque, ai cambi di uffici, alle soppressioni e agli accorpamenti, il lavoro fatto dalla Giunta rappresenta una delle più importanti ‘opere pubbliche’ del quinquennio, mirata a fornire alla Giunta e al Consiglio Comunale le strutture per realizzare il programma e a dare risposte alla cittá.
“Una rivoluzione di cultura amministrativa che la maggior parte dei nostri dipendenti ha accolto con fiducia ed entusiasmo – afferma Del Dotto – devo ringraziare i Sindacati e i rappresentanti sindacali del Comune, che hanno compreso la necessità irrinunciabile di mettere mano a meccanismi meritocratici e non ‘spartitori’, cosa mai accaduta con gli indirizzi organizzativi di chi ci ha preceduto. Nel voler tutelare i diritti dei lavoratori, abbiamo anche aperto una ‘finestra’ di qualche giorno per raccogliere le ambizioni dei singoli dipendenti, che sono state accolte laddove esse corrispondevano agli indirizzi e agli obiettivi dell’Amministrazione”.

Il Sindaco, che è anche assessore al personale, fa un breve cenno alle cronache, sottolineando che “con la nuova organizzazione, non credo sia necessario né opportuno parlare di sistemi di controllo alla ‘grande fratello’, tipo lo spostamento del timbracartellino accanto al mio ufficio: tutti i nostri dipendenti lavorano, lo fanno e lo dovranno fare rispettando la regola degli orari e dei turni”.

Dunque, i dipendenti sono pronti al lavoro nella nuova struttura. “Se poi ci sarà da cambiare qualcosa, ne riparleremo per la ‘messa a punto’ – afferma il Sindaco – Ora, dovremo pensare a come far sì che ricevimenti e orari di apertura al pubblico siano più funzionali ai ritmi di vita della nostra gente, da chi lavora a chi fa la mamma, da chi studia a chi viaggia: anche su questo ci confronteremo direttamente con i dipendenti e con i sindacati”.

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ultimo aggiornamento: 29-03-2013


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