(foto Marco Pomella)
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CAMAIORE. Al momento dell’insediamento non sapevamo nulla. Sono quattro le imprese che lamentano un pagamento da parte del Comune, per un ammontare di almeno un milione di euro. Quando e quali lavori siano stati eseguiti stiamo ancora cercando di capirlo. Ma sarà l’autorità giudiziaria a fare chiarezza su tutto.

Questa, in estrema sintesi, la risposta che l’amministrazione – nelle persone del vicesindaco Marcello Pierucci e dell’assessore ai lavori pubblici Simone Leo – hanno fornito, per scritto, all’interrogazione di fine febbraio di Riccardo Bonuccelli, consigliere del gruppo misto (ex Udc).

La questione è assai complicata. A quanto pare infatti alcune ditte avrebbero effettuato lavori per conto del Comune di Camaiore – negli ultimi anni del secondo mandato Bertola – senza alcun ordine formale. Non una delibera, non una determina, nessun atto.

Pierucci e Leo rispondono punto su punto alle domande di Bonuccelli. “Le verifiche su se, dove e come siano stati eseguiti i lavori – scrivono – sono tuttora in corso e all’esito finale delle verifiche saremo più precisi. L’amministrazione non è in grado di dire se vi siano state ordinazioni verbali, sarà l’autorità giudiziaria investita della controversia a dover fare chiarezza su questo punto. Trattasi di opere – ribadiscono Leo e Pierucci  – che, in tutto o in parte, non corrispondono ad atti amministrativi del Comune”.

Il Comune spiega anche che “ad oggi le imprese che hanno avanzato per iscritto pretese creditorie nei confronti del Comune per lavori non oggetto di contratti con l’ente sono quattro. Ad oggi – si legge ancora – le pretese creditorie ammontano complessivamente a 1.004.165 euro. Va segnalato però – aggiungono Leo e Pierucci –

(foto Pomella)
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che una delle quattro imprese non ha quantificato la propria pretesa creditoria”.

Infine Pierucci ribadisce che “l’allarme sul buco di bilancio lanciato dall’assessore all’indomani dell’insediamento della nuova amministrazione non c’entra nulla con le questioni oggetto dell’interrogazione”.  E ovviamente assicurano che faranno tutto il possibile per tutelare gli interessi pubblici.

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