LUCCA. La giunta provinciale ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, 4 bandi relativi al settore della pesca attraverso i quali l’ente di Palazzo Ducale stanzia risorse per complessivi 168.340,06 euro  per contribuire ad adeguare i porti di pesca, ad ammodernare gli impianti di acquacoltura, a favorire lo sviluppo dell’intera filiera del pescato, partendo anche dalla qualità della conservazione, e per migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza del personale, nonché per garantire la tracciabilità dei prodotti.

I bandi – in applicazione delle norme contenute nel Piano provinciale del 2012 per la pesca professionale e l’acquacoltura – prevedono contributi in percentuali diverse a seconda dei vari settori specifici. La scadenza è fissata al 10 giugno. Ecco cosa prevedono in dettaglio:

Porti di pesca e aree portuali. Il bando prevede lo stanziamento di 57.899,15 euro. Fondi destinati a favorire lo sviluppo e l’ammodernamento delle aree portuali pescherecce e di altre aree destinate alla pesca, in modo da migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza del personale addetto, per incrementare la qualità e la conservazione del pescato e favorirne la commercializzazione. Gli interventi ammessi sono molteplici e possono riguardare l’adeguamento delle aree destinate all’ormeggio delle barche da pesca, ai luoghi di sbarco, ai ricoveri delle imbarcazioni. E’ prevista l’erogazione del 60% dell’investimento per i progetti presentati da soggetti privati, mentre si arriva alla copertura del 100% nel caso dei interventi di soggetti pubblici.

Acquacoltura. La Provincia mette a disposizione 67.563,86 euro a fondo perduto per progetti che prevedano interventi di ammodernamento degli impianti di acquacoltura. In particolare sono ammessi progetti per il miglioramento delle condizioni di lavoro, di igiene, la salute dell’uomo o degli animali e la qualità dei prodotti, oltre che per la riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente. Gli investimenti accolti possono usufruire di un contributo fino al 40% della spesa per i privati e, in caso di progetti predisposti da soggetti pubblici per impianti di proprietà pubblica, fino al 100% della cifra che comunque non può superare i 300mila euro.

Pescaturismo e ittiturismo. Con 23.583,27 euro il bando in questione prevede contributi per progetti destinati allo sviluppo del settore della pescaturismo e dell’ittirurismo e di quelle attività secondarie rispetto a quelle di pesca e di acquacoltura che consentono un’integrazione del reddito e la creazione di nuove opportunità occupazionali nel settore. Gli investimenti ammessi potranno godere del finanziamento pubblico a fondo perduto fino al 40% dell’importo. Il contributo è calcolato su un investimento complessivo non superiore a 100mila euro.

Tracciabilità. Attraverso questo bando si finanziano gli strumenti e gli interventi per l’identificazione del prodotto lungo la filiera: dalla pesca alla commercializzazione passando per la conservazione e la distribuzione. Palazzo Ducale ha stanziato 19.293,78 euro per la realizzazione di azioni mirate all’identificazione del prodotto ittico e delle sue informazioni. Possono essere finanziati, inoltre, progetti che prevedono la dotazione di attrezzature necessarie a favorire le finalità suddette, anche relativamente a barche di pesca e impianti di acquacoltura. L’entità dei contributi prevede, in questo caso, una copertura del 60% per i progetti privati e una copertura del 100% per quelli pubblici. Il contributo pubblico viene calcolato su un investimento complessivo non superiore a 50 mila euro.

“L’erogazione di oltre 168 mila euro per un settore come quello della pesca che non poteva rimanere immune alla crisi generale – commenta l’assessore provinciale all’agricoltura, alla caccia e alla pesca Diego Santi – vuole rappresentare una boccata d’ossigeno per le varie peculiarità del comparto ittico. Un comparto che, come gli altri settori commerciali, per rimanere competitivo deve adeguarsi sotto molti punti di vista: a cominciare dagli impianti, dalle apparecchiature, dalle imbarcazioni stesse, fino alla tracciabilità che comunque rappresenta un aspetto legato alla qualità e alla trasparenza. Sottolineo, infine, anche il contributo per i progetti di pescaturismo e ittiturismo che puntano ad offrire attività turistico-ricreative in mare, nei fiumi e nei laghi, a bordo delle imbarcazioni artigianali e servizi a terra per pescatori professionisti o dilettanti. I bandi sono stati condivisi ampiamente con gli attori del ‘Tavolo Blu provinciale’ formato dalla Capitaneria di porto, dal Comune di Viareggio e dalle associazioni di categoria che ne hanno condiviso le finalità”.

Le domande devono essere inviate entro il 10 giugno all’Amministrazione Provincia di Lucca (Servizio sviluppo rurale) Piazza Napoleone, 55100 Lucca. E’ possibile trasmettere le domande anche attraverso la posta elettronica certificata utilizzando l’indirizzo PEC [email protected]

Per leggere i bandi nel dettaglio e conoscere gli ambiti di intervento, i soggetti beneficiari, l’entità dei contributi, limiti e condizioni, oltre agli adempimenti burocratici, si può consultare il sito della Provincia di Lucca www.provincia.lucca.it sia nella sezione “Albo pretorio”, sia in quella ”Avvisi bandi e gare”.

Per ulteriori informazioni: Servizio sviluppo rurale della Provincia, tel. 0583-417290.

 

 

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ultimo aggiornamento: 13-04-2013


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