(foto Marco Pomella)
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VIAREGGIO. “Nei giorni scorsi sono stati pubblicati sulla stampa articoli di attacco – da parte di Comitati cittadini e forze politiche – al nuovo piano della telefonia mobile del Comune di Viareggio che contenevano inesattezze ed imprecisioni. Corre pertanto l’obbligo di fornire un chiarimento per permettere alla collettività la piena comprensione delle ragioni che hanno indotto l’Amministrazione Straordinaria ad imboccare il percorso intrapreso”.

Lo scrive il commissario Domenico Mannino, che annuncia una sospensione del provvedimento, da sottoporre all’attenzione della nuova giunta.  “Il Comune di Viareggio è dotato di una Variante urbanistica per la localizzazione delle Stazioni Radio Base per la telefonia mobile approvata con delibera del Consiglio Comunale n. 95 del 10 dicembre 2009, al termine di un percorso amministrativo iniziato nel 2001 con il coinvolgimento di enti, associazioni e cittadini”.

“L’entrata in vigore della Legge Regionale 49 del 2011 ha reso indispensabile adeguare la suddetta specifica variante urbanistica al nuovo “Programma Comunale degli Impianti”, pena la decadenza della possibilità di governare le localizzazioni degli impianti di telefonia mobile sul territorio. La legge regionale – art. 17 comma 8 – prevede infatti che, in assenza del nuovo Programma, gli operatori possono installare nuovi impianti sulla base dei loro Piani di Sviluppo, nel rispetto solamente dei limiti radioelettrici di legge. Il Comune, pertanto, rischia di perdere completamente la possibilità di scegliere i siti ritenuti più idonei per il territorio”.

“La stessa Legge Regionale 49 del 2011 – all’art. 9, comma 3 – dispone che i Comuni approvino e aggiornino il programma degli impianti mediante procedure che assicurino “ la trasparenza, l’informazione e la partecipazione della popolazione residente e di altri soggetti pubblici e privati interessati”, non definendo, però, le modalità precise del procedimento per l’approvazione del Programma”.

“I Comuni toscani che si sono recentemente dotati del “Programma Comunale degli Impianti” hanno attuato il suddetto articolo con modalità molto differenti. Si passa da Amministrazioni che hanno approvato direttamente il programma dopo una semplice assemblea pubblica ( non dando quindi la possibilità ai cittadini di presentare osservazioni), ad altre che, con una procedura più articolata, hanno previsto una maggiore partecipazione della cittadinanza e degli enti interessati. Tale procedura è caratterizzata da una

(foto Marco Pomella)
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preliminare approvazione dei criteri localizzativi, permettendo così la presentazione di osservazioni da parte dei cittadini per approdare poi all’approvazione finale del Programma”.

“L’Amministrazione Straordinaria ha scelto quest’ultima via per garantire un percorso condiviso con i cittadini, prevedendo anche un’assemblea pubblica per la presentazione del progetto. D’altro canto le lievi modifiche presenti nel Programma rispetto alle scelte già contenute ed approvate nella Variante urbanistica del 2009, essenzialmente dettate da necessità di accorpamenti e delocalizzazioni – si prevedono in sostanza 4 nuovi impianti a fronte di 2 dismessi – hanno permesso di inquadrare il nuovo Programma degli Impianti come un adeguamento della Variante in funzione alla mutata normativa di riferimento. Variante che è frutto di un percorso amministrativo molto partecipato e durato otto anni”.

“Le scelte localizzative degli impianti contenute nel Programma sono supportate da uno studio di tipo radio-elettrico degli impatti previsti in conseguenza delle istallazioni esistenti e di progetto, redatto dalla ditta POLAB di Navacchio, esperta a livello nazionale del settore, che ha seguito anche la Variante 2009. Tale studio ha consentito di individuare correttamente le localizzazioni degli impianti nel rispetto dei limiti di legge e con il minor impatto elettromagnetico possibile compatibilmente con le esigenze del servizio di telefonia mobile, in attuazione del principio di precauzione. Trattandosi di uno studio con carattere previsionale, gli impatti attesi in sede di progetto vengono accompagnati da un costante monitoraggio di verifica sul territorio”.

“La scelta che si è trovata ad affrontare l’Amministrazione Comunale non è quindi dettata dal dualismo “ prevedere o non prevedere gli impianti radio base” ma, piuttosto, dalla necessità di individuare le localizzazioni degli impianti di telefonia mobile in base al minor impatto elettromagnetico possibile.

(foto Marco Pomella)
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L’alternativa al Programma Comunale è la totale deregulation derivante dall’applicazione del citato art. 17- comma 8 che permette ai gestori di installare impianti radio base senza alcun controllo da parte del Comune”.

“L’ Amministrazione Straordinaria, consapevole delle responsabilità sia sul fronte della salute pubblica sia sul fronte della qualità del paesaggio, ha pertanto scelto la strada dell’approvazione del Programma Comunale degli impianti. Il Commissario Straordinario, prendendo atto delle osservazioni anche non tecniche al Programma Comunale degli Impianti di Telefonia Mobile, ha deciso in autonomia di sospendere il provvedimento per sottoporlo all’esame della nuova giunta comunale perché assuma i provvedimenti che riterrà più opportuni“.

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antenne commissario mannino piano telefonia viareggio

ultimo aggiornamento: 15-04-2013


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