MASSAROSA. “Rimaniamo sconcertati di fronte ai numeri (in tutti i sensi) sparacchiati oggi da persone che hanno avuto responsabilità di governo del comune per 10 anni: proprio non si capisce come possano fare tanta confusione, o forse lo si capisce fin troppo bene, alla luce dei danni lasciati”.

 Così il vicesindaco di Massarosa Adolfo Del Soldato commenta i numeri forniti dal Pdl locale che parlava di oltre di 20 milioni di euro sbloccati, per quanto riguarda i pagamenti delle pubbliche amministrazioni ai privati creditori.

 “Il Decreto del Governo – dice Del Soldato – non ha niente a che fare coi fondi citati dagli esponenti del PDL. Esso sblocca pagamenti per opere già fatte, sui quali il Comune di Massarosa, ha accumulato ritardi, non maggiori di tutti i Comuni italiani, per effetto delle regole demenziali inventate a suo tempo dal ministro Tremonti e dai suoi degni compari di governo. Si tratta di lavori già fatti, di fatture già liquidate che devono essere pagate. Ovviamente la Ragioneria del Comune ha avviato le procedure per essere autorizzata ad effettuare la quota di pagamento che il decreto autorizza, con meccanismi farragionosi e deludenti rispetto a quanto annunciato all’opinione pubblica. Ma, del resto, anche il Governo Monti ci ha abituato purtroppo a scaricare sui comuni le difficoltà generali del paese”.

 “Tocca tornare sulla mistificazione del tesoretto – scrive ancore Del Soldato – sul quale ormai dall’inizio del mandato si ripete il disco rotto dell’opposizione, in mancanza di argomenti. Sono contributi per opere specifiche, impropriamente dati al Comune di Massarosa, che infatti ha accumulato anni di ritardi per le proprie oggettive difficoltà di progettare ed eseguire le opere. Tanto per citare la strada di Pioppogatto, che andiamo ad inaugurare sabato, è un finanziamento che risale al Governo D’Alema. Per le opere di messa in sicurezza idraulica e per le fognature, l’attuale amministrazione risolse in parte i problemi appena insediata, attraverso la stipula di convenzioni con altri enti e il trasferimento a questa dei fondi: i frutti si sono visti, se non lo avessimo fatto le fognature in collina, a Montramito o la messa in sicurezza della Gora di Stiava, per fare alcuni esempi non le avremmo ancora viste. Rimane la parte residua dei fondi, circa 5 milioni di euro, che non potemmo trasferire perché mancavano finanche i progetti, nonostante fossero stati attribuiti dal 2005: purtroppo alla luce delle leggi attuali per tali fondi rimangono i vincoli del patto di stabilità ceh non sono stati modificati dal governo”.

  “Il Governo-  conclude Del Soldato – dà quindi la possibilità di sbloccare pagamenti per opere già eseguite e fatture già emesse. Non per fare liberamente nuove opere o spendere nuovi fondi. Non so se siamo di fronte ad una clamorosa svista o alla volontà deliberata di raccontare balle: in ogni caso è un modo di fare molto grave”.

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