BOSTON. “Irene pochi attimi prima era lì, dove sono scoppiate le bombe. Abbiamo visto la morte in faccia. Per fortuna stiamo bene”. Parla all’indomani della doppia esplosione alla maratona di Boston Paolo Moriconi, ancora sotto shock per la tragedia che ha visto in prima persona.

L’uomo, 47 anni, di Camaiore, titolare di un esercizio commerciale di acconciature in Versilia (Hairfashion a Frati, Camaiore), era partito per Boston proprio per partecipare alla maratona, con la moglie Irene. E Paolo ha regolarmente partecipato: solo per un fortuito caso non sono stati presi dalla doppia esplosione che ha causato morti e feriti. In particolare sua moglie Irene, che pochi attimi prima dello scoppio era proprio nel posto in cui qualche secondo dopo c’era solo fumo, macerie, morti e feriti.

“Stamani – racconta Paolo che abbiamo contattato telefonicamente – ancora non crediamo a quel che abbiamo visto. Abbiamo fatto delle foto, subito dopo l’esplosione: da brividi. Per fortuna stiamo bene, e se domani riaprono l’aeroporto torniamo in Italia con il volo di mezzogiorno”.

Moriconi è stato bersagliato dalla telefonate in queste ore, da parte di parenti, amici e giornalisti. E, con scheda italiana, ha pagato lui le spese delle rassicurazioni date. “Ho speso 600 euro di telefono in pochi minuti – spiega – scusate se non mi trattengo ulteriormente al telefono con voi”.

Quel che ci interessava sapere però ora lo sappiamo: Paolo sta bene, e presto i suoi cari potranno riabbracciarlo.

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ultimo aggiornamento: 16-04-2013


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