VIAREGGIO. “In questi giorni sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà che il nostro paese sta attraversando e che mettono in evidenza, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la profonda crisi che stanno vivendo i partiti politici, incapaci di dare impulso a quel cambio generazionale che la società civile chiede a gran voce da tempo.” Lo dichiara Massimiliano Baldini, candidato sindaco del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.
“I partiti maggiori – Pd e Pdl – portano sulle loro spalle la responsabilità di non essere riusciti a promuovere un reale cambiamento rimanendo ostaggi di correnti e ‘capibastone’ indisponibili a cedere quel potere che manipolano da decenni.
“Una situazione talmente incancrenita che ha costretto, malgrado l’età, il Presidente Napolitano a farsi carico di un secondo mandato pur di evitare almeno per ora una pericolosa crisi istituzionale che, tuttavia, lo porterà, nel corso della carica, a superare i novant’anni. Sul piano locale, a Viareggio, la situazione non è certo più rosea ma, anzi, presenta le medesime difficoltà politiche, ulteriormente aggravate dalla crisi economica dell’ente.
“Ad un mese dalle elezioni, i partiti di centrosinistra sono in seria difficoltà perché dilaniati dalle lotte interne, mentre il centrodestra, sbandato dalla prematura fine dell’amministrazione Lunardini, insiste ancora nel riproporre i soliti protagonisti della Giunta commissariata lo scorso mese di luglio.
“Il bilancio comunale e la grave crisi economica e sociale che investe la città non possono permettersi né questi errori, né altre incertezze o avventure al buio. Viareggio ha bisogno di essere amministrata, ha bisogno di compiere delle scelte difficili. Non possiamo più affidarci a chi ha sbagliato fino a ieri, non possiamo dare fiducia ai partiti ingessati e divisi da mille correnti, non possiamo nemmeno pensare che la macchina comunale di Piazza Nieri e Paolini possa essere governata dalla ‘istintiva rivolta dei giovani grillini’.
“C’è bisogno di un sindaco che governi, c’è bisogno di una classe dirigente nuova ma anche preparata ed esperta per far fronte alla peggiore crisi dal dopoguerra ad oggi.”
