VIAREGGIO. Un documento sintetico di due pagine dal titolo “Agenda Viareggio”, con le principali proposte delle imprese del commercio del turismo e dei servizi, è stato inviato in giornata ai candidati alla guida della città di Viareggio da Confesercenti. “In questi mesi abbiamo ascoltato le imprese e sintetizzato in un documento le molte proposte e richieste delle nostre imprese che chiedono un forte cambiamento e un nuovo modo di intendere l’amministrazione”, dichiara la presidente di Confesercenti Versilia Esmeralda Giampaoli.

“Due sono le premesse da cui partire: dare una visione di futuro a questa città che non può più permettersi amministrazioni che navigano a vista e avere un comune che sia partner delle imprese e non ostacolo, burocrate, censore.

“A partire da queste due principi di normalità, che sono tuttavia rivoluzionari visti gli ultimi anni della nostra città, presenteremo a tutti i candidati che vorranno incontrarci le idee e le proposte delle imprese, per il commercio e per le varie zone commerciali della città e per lo sviluppo di turismo e economia locale.” Gli incontri inizieranno martedì prossimo 7 maggio con i candidati Baldini e Betti, il 13 con Cima e con gli altri candidati alla guida del Comune.

“Ogni zona della città e ogni imprenditore che abbiamo incontrato in questi mesi manifesta alcuni sentimenti comuni”, prosegue Giampaoli. “Abbandono delle imprese e delle zone commerciali da parte delle Istituzioni; una amministrazione vista come disattento applicatore di regole e balzelli nel solo interesse dei propri conti; una dequalificazione dell’offerta della città; l’assenza di decoro e la scarsa cura del territorio; bassa percezione di sicurezza in molte aree del territorio; assenza di un piano della sosta e politiche di parcheggi basate solo sul fare cassa. Sono solo alcune delle voci comuni che abbiamo raccolto e che traduciamo nel nostro documento.

“In periodi di vacche magre ci si attende quantomeno la rimozione di quegli ostacoli che impendiscono alle imprese singole e aggregate di operare. Molti dei temi sono sul tavolo da tempo. Vorremmo solo per lanciare alcuni titoli: un piano di cura e qualificazione dei sistemi commerciali locali – Passeggiata, zona pedonale, vie commerciali – ma che sia costruito insieme alle imprese; un progetto per il rilancio del sistema delle Marine attraverso l’apertura di un tavolo tra Regione Parco categorie e comune che cominci a parlare di sviluppo turistico e lavoro; un nuovo Piano della sosta della città, con l’attivazione di almeno una area di sosta multipiano nel centro; un radicale cambiamento dell’intero sistema regolamentare a valenza fiscale e tributaria eliminando tutte le storture tra cauzioni, fidejussioni, eccessi sanzionatori che ne hanno rappresentato il volto vessatorio; un nuovo modello di rapporto con le diverse aree del territorio basato sull’ascolto e la risoluzione dei piccoli problemi; vorremmo pensare alle Pinete come una opportunità per vivere la città in sicurezza, favorirne la cura e l’illuminazione, favorire gli eventi e l’animazione dell’area; una Viareggio che esce dall’isolamento e che inizia a parlare di Versilia, convincendo i Comuni limitrofi a lavorare insieme, esprimere un calendario unico degli eventi, far lavorare costa e entroterra, portare a valore e non solo a limite la risorsa parco, valorizzare i turismi che la versilia sa esprimere, iniziare a pensare a quali interventi il sistema può esprimere o attrarre per dare un significato al turismo dell’intrattenimento e al congressuale. Ciò anche per dare cittadinanza alla Versilia e a Viareggio nel sistema promozionale toscano oggi sempre più centralizzato dopo la chiusura delle APT”.

“Su questi e su altri temi che sono emersi dalle singole zone e categorie auspichiamo un confronto oggi con i candidati, ma ancor più forte domani con i nuovi amministratori.”

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