(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. Alla conferenza stampa sui conti del Comune alla quale vengono convocati, tra gli altri, i tredici candidati sindaco è uno dei temi più ricorrenti: la vicenda Ferragamo – l’ex socio privato della Viareggio Porto SpA cui il Comune deve risarcire 10 milioni di euro a seguito dell’annullamento della gara, nel 2007, per la vendita del 48,51% delle quote della partecipata e la realizzazione del nuovo approdo turistico – tiene banco tanto tra i partiti quanto tra le liste civiche, sia nel centrodestra che nel centrosinistra.

Domenico Mannino, commissario prefettizio dell’amministrazione comunale, invita gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino a “chiudere una vicenda estremamente pericolosa, che sarebbe potuta sfociare in una situazione di dissesto se il Comune avesse dovuto realmente risarcire quanto richiesto da Ferragamo.”

Mannino, interpellato dal candidato sindaco di “Per un futuro possibile” Franco Giorgetti, quantifica in 10 milioni di euro il debito vantato dal Comune verso Ferragamo, che sarebbe potuto lievitare a 23 tenendo conto degli interessi, del conto capitale e delle spese per fideiussioni e tasso legale dal momento dell’annullamento della gara, sancito dal Consiglio di Stato nel 2007, fino al 31 dicembre prossimo.

“Le spese e gli interessi sono stati ridotti al minimo possibile”, assicura il commissario prefettizio. “Il nuovo consiglio comunale e il futuro sindaco potranno scegliere qualsiasi opzione. La prima è quella di bandire una nuova gara tra la cordata guidata da Leonardo Ferragamo e il gruppo Teseco-Finedil, che avevano partecipato alla precedente gara.

“L’alternativa è rinunciare, nel caso in cui l’offerta risultasse troppo bassa o la gara andasse deserta, e passare al pagamento dilazionato del capitale senza l’opzione sulle azioni. Spetterà al consiglio comunale quale strada intraprendere.”

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