SERAVEZZA. In questi giorni è stato tenuto a battesimo l’anello dei sentieri dell’alta Versilia, con un gruppo di persone delle associazioni del Cai Amici della Montagna e Uoei che hanno percorso i sentieri tra il 3 e il 5 maggio scorso.

L’Unione dei Comuni, coadiuvata dalle associazioni della montagna ha messo appunto un percorso di grande interesse e una pubblicazione che riassume i vari percorsi dell’Anello. Il presidente Maurizio Verona traccia un bilancio positivo per l’iniziativa e illustra i programmi futuri: “Per l’Unione questo è solo un punto di partenza: continueremo a portare avanti la nostra idea progetto e colgo l’occasione di ringraziare anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che anche quest’anno ha voluto assegnarci risorse importanti per interventi necessari.

“In questa fase stiamo collocando la cartellonistica che insieme alla segnaletica orizzontale permette oltre ad un migliore orientamento anche di sottolineare le emergenze storiche – culturali che sono presenti in prossimità dei sentieri.

“Un intervento importante in fase di attuazione è nella zona delle Molinette nel territorio di Stazzema, un ambito ambientale e paesaggistico intatto e suggestivo, che accosta l’ambiente naturale all’intervento dell’uomo, in cu isi possono trovare da un parte le miniere e dall’altra un bacino acquifero veramente bellissimo. Questo progetto ha l’obiettivo di recuperare queste aree e superfici boscate e valorizzarle in termini forestali, allo scopo di favorirne la fruizione a scopi ricreativi, turistici e sociali.

“Dalla collina alla piana, ormai l’Unione è un Ente Versiliese e gli interventi selviculturali e di manutenzione vengono effettuati anche nel complesso forestale della Versiliana nel comune di Pietrasanta. L’ingresso di Pietrasanta nell’Unione ha consolidato i rapporti e il Comune ha affidato all’Unione la gestione del Complesso forestale della Versiliana, che oltre al valore ambientale, ha anche una grandissima rilevanza sul piano storico culturale e sul quale attraverso fondi regionali della legge 39/2000 e fondi comunitari intendiamo realizzare interventi selvicolturali finalizzati alla riduzione del rischio incendio.

“Interventi preventivi e di adeguamento funzionale della viabilità forestale interna al complesso forestale, attraverso il diradamento selettivo lungo la viabilità con la manutenzione del fondo stradale delle fossette laterali degli attraversamenti la potatura delle branche secche e attività di rimboschimento per creare una fascia di latifoglie a bassa infiammabilità.”

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