“BENVENUTI A CAMAIORE, NUOVA PATRIA DEL PROIBIZIONISMO”

(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

CAMAIORE. Stop al consumo di bevande per la strada, o comunque fuori dai locali e dalle loro resedi. La decisione, presa dall’amministrazione di centrosinistra di Camaiore, fa discutere. Sui social network la scelta è stata criticata da molti. Ed ora l’intera opposizione di centrodestra insorge.

Con l’inizio della stagione estiva – scrivono Pdl, Gruppo Misto e Per Matteucci sindaco – cominciano le vessazioni per i turisti e non. Viviamo nel tempo in cui l’educazione civica non si insegna neanche a scuola, le famiglie sono distratte da mille problemi e i giovani, alcuni giovani, hanno il culto del disordine. Tutto questo, però, non giustifica prese di posizione pretestuose e coercizzanti da parte di nessuno,tanto meno dall’amministrazione pubblica”.

In quest’ottica infatti secondo la minoranza si pone l’ordinanza n°204 del 3 maggio 2013 che ha come oggetto la regolamentazione in via sperimentale del divieto di consumo di bevande fornite in bottiglie di vetro, lattine e simili.

“Non entriamo nel merito – scrive Pdl, Gruppo misto e PMS – se sia corretto definire “sperimentale” una regolamentazione che vale ben sette mesi su una questione valutabile già dopo sette giorni, oppure se ricorrono i presupposti di urgenza e contingibilità, ma ci limitiamo ad entrare nel merito considerando i pro e i contro”.

“Trattasi di provvedimento – spiegano – che limita fortemente il consumo di ogni bevanda proprio perché non fa distinzioni fra alcolici e non, adduce motivazioni in premessa che riguardano la sfera educativa di ogni singola persona e tratta tutti alla stregua di teppisti o quasi, si trincera dietro ipotetici, anche se possibili, potenziali pericoli per la pubblica incolumità”.

“Ci meraviglia che questo provvedimento vessatorio trovi riscontro in quelle forze politiche che da sempre sono antiproibizionistiche e magari,in campagna elettorale,gradivano anche lo spinello libero o altro”. E il riferimento è alla proposta, avanzata sotto elezioni, di legalizzare la coltivazione della marijuana a Camaiore.

“Includiamo questa scelta – concludono – fra quelle che vengono prese quando non si ha la voglia o la forza di combattere un fenomeno che,seppur negativo,potrebbe essere arginato anche solo con il buon amministrare”.

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