VIAREGGIO. L’emergenza casa, gli alloggi popolari fatiscenti, le risorse per affrontare una delle questioni più urgenti della nostra città, i bisogni sociali. Da tempo questi temi sono al centro degli incontri organizzati dal Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago nei vari quartieri, come sono al centro del programma elettorale.

Per questo lo scorso giovedì 9 maggio il Movimento ha incontrato i residenti del quartiere Varignano al Fienile, quale unica forza politica che si è interessata davvero alla periferia della città. Almeno 60 persone sono intervenute all’iniziativa e alcuni hanno raccontato le loro storie e le loro difficoltà. Sono stati presenti anche una ventina di candidati del Movimento al Consiglio comunale.

Sono emerse così le vicende della proprietaria di un piccolo albergo che, non ricevendo più da anni alcun pagamento dal Comune, a fronte delle numerose persone alloggiate dall’Ente nella sua struttura, oggi è lei stessa sotto sfratto. E ancora, la voce di Leila che, da immigrata, si scaglia contro le furberie di quegli italiani o stranieri che approfittano delle risorse pubbliche a disposizione, così come condanna il comportamento lassista e confuso delle precedenti amministrazioni comunali.

Storie toccanti, che hanno colpito i candidati del Movimento, incoraggiandoli ancora di più ad andare avanti nella proposta di un vero rinnovamento basato sulle parole d’ordine “Più legalità, uguale più solidarietà”. Alcuni candidati e candidate del Movimento, da alcune settimane stanno girando per i condomini del quartiere, parlando con i residenti casa per casa.

“Ci troviamo di fronte, a volte, a condizioni di vera miseria”, ha raccontato la candidata Lorella Sanelli. “Ci sono anziani che non riescono a scendere le scale in palazzi che non hanno l’ascensore, appartamenti dove i fili elettrici sono scoperti e dove donne sole con figli minori, vivono addirittura senz’acqua perché sono occupanti abusive. A tutti questi problemi dobbiamo riuscire a dare delle risposte”.

Dopo l’introduzione del candidato sindaco Massimiliano Baldini, la parola è passata a Maria Poletti che, da ex funzionaria dell’ufficio Casa, ha ben presente quali sono le criticità. “Qualsiasi ufficio comunale deve adottare la massima trasparenza, a cominciare proprio dal settore sociale, per ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini e dobbiamo riavvicinare il soggetto gestore, Erp di Lucca, al nostro patrimonio di edilizia popolare”.

Ma serve anche una revisione dei regolamenti delle diverse graduatorie – oggi divise fra le giovani coppie, chi ha lo sfratto, chi è in lista per la casa popolare – che devono essere il più possibile riunificate, in modo da evitare sovrapposizioni o scavalcamenti che poi generano ricorsi e malessere.

“Pensiamo ad una graduatoria sempre aperta e ad un regolamento comunale per l’emergenza abitativa che non interferisca però con quanto previsto dalla legge regionale 96 del 1996, in merito all’assegnazione degli alloggi”, ha spiegato Poletti. “Il Comune deve tornare ad essere il soggetto autorevole in grado di contrattare con le istituzioni e i proprietari di casa, perché se la cosiddetta riserva per gli sfratti non è sufficiente, allora vanno bloccati in attesa di reperire altre risorse”.

Come fare a trovare queste risorse? Claudio Pucci, commercialista, punta alla ricerca di nuovi finanziamenti e alla migliore sinergia fra gli Enti, ma anche a provvedimenti come l’abbassamento delle aliquote Imu, o della tassa che la sostituirà, per chi affitta la casa. “Si potrebbe pensare anche ad una tassa di scopo di minima entità, da chiedere a quei proprietari che scelgono di non affittare. Un gesto al limite del simbolico, ma che deve servire da stimolo all’affitto”.

“Un altra ipotesi da considerare è quella di rassicurare e garantire i proprietari tramite una fidejussione stipulata dal Comune, che copra l’eventualità che gli inquilini non riescano più a pagare un giusto canone”.

“Col vostro impegno ce la possiamo fare a cambiare il nostro Comune e a migliorare la vita di tutti”, ha detto alla platea a fine dibattito il candidato sindaco Massimiliano Baldini. “Votate e fate votare il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago, perché è la vera scelta di libertà di chi non deve rispondere a segretari di partito o a eletti in Parlamento.

“Noi lo faremo, però c’è bisogno del risveglio delle coscienze di tutti, anche di quelli che, ormai senza speranza, non vanno più a votare. E siamo convinti che la nostra determinazione riuscirà a dare la sveglia e nuove motivazioni anche a tutti quei meccanismi inceppati della macchina comunale”.

(Visitato 60 volte, 1 visite oggi)

PELLEGRINI: “IL COMUNE RESTITUISCA L’IMU ALLE FAMIGLIE CAMAIORESI”

MAURO SANTINI: “NELL’EDITTO SULLA CULTURA MANCA IL GABER, CI HANNO GIÀ RIPENSATO?”