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VIAREGGIO. Giorgio Lombardi – fondatore dell’omonimo ristorante “Da Giorgio” in via Zanardelli, uno dei più importanti a Viareggio – anche se non è stato dirigente del Viareggio, è uno dei quei personaggi che hanno voluto bene alla società bianconera. Lavorando nell’ombra ha dato un sostegno davvero importante.

È felice come tutti i veri tifosi viareggini per la salvezza diretta delle zebre. Guido torna indietro con il tempo e ricorda: “La squadra nell’era della gestione Picciotto, quando c’erano dei problemi veniva a pranzo nel nostro ristorante – dice il figlio Guido che adesso ha preso in mano le redini del ristorante dopo la scomparsa del papà -. Era il periodo in cui allenatore era Aldo Cerantola, degna persona che, anche se non era di qua, prese a cuore le sorti della squadra, affiancato da quella persona insostituibile che era Angelo Francesconi. Lui aveva un feeling anche con mio padre. Credo che in quel periodo abbia aiutato la squadra anche in qualche trasferta. Noi l’amore per il Viareggio l’abbiamo sempre avuto”.

Guido Lombardi ha pure indossato la maglia bianconera, ai tempi delle giovanili: “Ho giocato negli Allievi, poi andai in prestito alla Croce Verde e al Cgc Viareggio. Ho avuto come allenatore anche Carlo Biagi, l’olimpionico del ’36, ed ho fatto parte pure della Rappresentativa Nazionale Allievi. Sono tifoso del Viareggio e mi fa piacere che in questi anni la squadra si sia ben comportata in un campionato difficile come quello di Prima Divisione”.

Anche Lombardi dà il suo contributo alla società bianconera, essendo uno degli sponsor: “Credo che chi può, un sostegno per aiutare la dirigenza della squadra che rappresenta la città dove si abita, dovrebbe darlo. Per quanto mi riguarda non sono stato coinvolto più di tanto, però sarei disposto, se necessario, anche a dare una mano, per esempio a mettere a disposizione la pasta ogni domenica, se la dirigenza volesse pranzare allo stadio come è capitato in alcune occasioni, oppure anche ospitare direttamente la squadra, come avveniva un tempo. Insomma la mia parte sono pronto a farla”.

Un’idea che anche altri ristoranti potrebbero prendere in considerazione, come era capitato in un certo periodo delle gestioni precedenti. Basterebbero, insomma, contributi anche in questo modo, come quello magari di offrire qualche trasferta per dare una dimostrazione alla dirigenza di non essere poi completamente sola nella gestione della società. E chissà che magari qualche personaggio importante del calcio (e non solo) che frequenta il ristorante “Da Giorgio” non possa essere attratto dalla squadra del Viareggio e dare un sostegno. Solo utopia o speranza che il futuro possa essere anche meno difficile del presente? Sognare non costa nulla, ecco perché noi confidiamo che a volte i sogni si avverino davvero.

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