VIAREGGIO. “L’occupazione della foresteria del Collegio Colombo da parte di famiglie sfrattate con l’appoggio dell’Unione Inquilini e di diverse altre Associazioni è proprio il frutto di un modo di amministrare fatto di mezze risposte e di risposte non date.” Così scrive Andrea Antonioli del circolo Sel di Viareggio.

“Veniamo ai fatti: la foresteria del Collegio Colombo ,che non è mai stata data in gestione alla scuola, è stata a suo tempo ristrutturata per essere utilizzata come foresteria per ospitare studenti stranieri, come avveniva da molti anni, secondo le finalità della donazione dell’edificio.

“Le camere sono state utilizzate dai frequentatori dei corsi legati alla nautica e in seguito date in gestione a Crea impresa, ma quasi mai utilizzate a questo scopo hanno invece ospitato per un certo periodo famiglie in situazioni di disagio sociale lì ricoverate brevi manu dal Comune. Una volta scaduta la convenzione con la Crea Impresa, che ha restituito da tempo le chiavi in Comune, la giunta Lunardini ha deciso di ospitare in quella struttura due famiglie di sfrattati. Arrivato il commissario Mannino, quelle stesse famiglie sono state invitate a lasciare i locali, naturalmente senza fornire loro nessuna alternativa e con atto di grande umanità si è deciso di privarle di energia elettrica ed acqua.

“In più occasioni il commissario Mannino, ed io l’ho fatto personalmente con la dottoressa Gianbalvo, è stato invitato a mettere a disposizione tutte le strutture pubbliche per alleviare i disagi degli sfrattati. In effetti è vergognoso che una foresteria anche arredata rimanga inutilizzata, mentre abbiamo famiglie sfrattate che non sanno dove andare a dormire, o che sono ospitate con costi ben più alti nelle pensioni.

“È chiaro che questa non può essere la destinazione definitiva della foresteria del Colombo poiché diversa è la sua destinazione – finalità formative e scolastiche, non abitazione – ma, ad un mese dalla fine dell’anno scolastico , può rappresentare una soluzione transitoria in attesa che il Commissario subito, o la nuova giunta municipale, metta in campo risposte più adeguate ed articolate. Si può trasformare un’occupazione, incontrandosi con gli occupanti, in una soluzione ponte per pochi giorni dando rapide risposte al disagio che non deve sfociare in disperazione.

“Naturalmente questo non deve danneggiare e nemmeno interferire con l’attività didattica. Gli studenti hanno pienamente diritto a studiare e qualunque conflitto tra famiglie sfrattate e studenti sarebbe molto dannoso. Ma allora perché il Comune non mette in campo una soluzione transitoria che, dividendo in modo netto la foresteria dalla scuola, renda possibile il regolare svolgimento dell’attività didattica ed allo stesso tempo utilizzi gli spazi della foresteria per ospitare temporaneamente queste famiglie sfrattate? Magari gestendo direttamente attraverso la Viareggio Patrimonio la foresteria stessa, per un breve periodo, fino al reperimento di spazi in luoghi più adatti e liberi da vincoli di destinazione, e da commistioni con edifici scolastici, partendo dagli edifici pubblici, ma guardando anche a quelli privati in stato di abbandono.

“Se la volontà di risolvere i problemi c’è, i problemi si risolvono: proviamoci.”

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