(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “Si vedono spesso lamentele di cittadini sul disservizio, addirittura anche su piccoli mezzi elettrici momentaneamente fermati sul marciapiede per accedere con più celerità al cambio sacchi dei cestini, ma pochi sanno dei rischi che gli operatori di Sea corrono ogni giorno.” Lo scrive Amando Mancini delle Rsu di Sea.

“Rischi improvvisi a causa della mancanza di attenzione dell’utenza e non controllabili dalle normali procedure di sicurezza adottate come, ad esempio, quello di bucarsi con siringhe gettate incoscentemente nel sacchetto dell’immondizia senza nemmeno curarsi di mettere il cappuccio di protezione sugli aghi usati.

“Sono sempre di più gli operatori di Sea che subiscono questa sorta di ‘agopuntura’ involontaria che li fa stare in ansia per almeno sei mesi il tempo necessario per sapere se quella dannata e indesiderata ma, soprattutto evitabile, puntura sarà senza conseguenze se, nel frattempo, non ricapita loro di bucarsi nuovamente. Ma che importa? Sono rischi del mestiere, rischi che se l’utenza avesse più attenzione eviterebbe di far correre a chi sta svolgendo un servizio pubblico.

“La stessa incosciente disinvoltura è nell’abbandono di ingombranti e di immondizia varia presso le isole ecologiche o i singoli cassonetti rsu pur essendovi un servizio di ritiro a domicilio e la possibilità di conferire gratuitamente nelle piazzole sei giorni su sette. È chiaro che se l’utenza si comporta con tanto disprezzo per il lavoro e la sicurezza di chi lo fa non è facile, per i lavoratori, lavorare nel miglior modo possibile pur lavorando con il massimo della professionalità 365 giorni l’anno con ogni tempo.

“Basterebbe un po’ più di attenzione e premura per chi deve prendere in mano i propri sacchetti di immondizia e pensare per un attimo che sono persone che possono subire danni fisici e psicologici dalla nostra incuria e non robot corazzati infaticabili. indistruttibili e insensibili.”

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amando mancini sea

ultimo aggiornamento: 15-05-2013


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