VIAREGGIO. “Mancano pochi giorni alle elezioni amministrative. La campagna elettorale si è svolta con una frantumazione delle energie e delle proposte con in competizione ben 13 liste. Le forze politiche che negli ultimi 20 anni hanno governato la città, gli schieramenti potenzialmente più consistenti, si sono presentati agli elettori con programmi di basso profilo e nessuna vera idea di cambiamento è stata messa a confronto.” Così scrive in una nota il Movimento 5 Stelle che esprime Max Bertoni come candidato sindaco.

“Nessuno ha colto davvero e preso di petto, denunciato come un’emergenza, il malessere e il disagio nascosto in cui vivono molti dei nostri cittadini. Dimenticati i cassaintegrati, gli esodati, i disoccupati e i sottosalariati; la crisi e il disagio delle professioni, del commercio e di tante piccole imprese sono rimaste sullo sfondo di proposte bizzarre e irrealizzabili. Nessuno dunque è responsabile del disastro sociale e dell’abbandono in cui versa la città, visto che nessuno si è trovato nella necessità di chiudere scusa per i disastri compiuti.

“Sia il centrodestra che il centrosinistra si sono affidati ancora una volta ai propri gruppi di sostenitori in termini di schieramento e fedeltà. Gli elettori corrono innanzitutto il rischio di una inutile frammentazione del voto e della rappresentanza, tuttavia a volte anche con una speranza di rinnovamento della politica locale, capace solo di indicare qualche solitario consigliere comunale.

“La città ha invece bisogno di una maggioranza capace di indirizzare il governo locale, chiamare i cittadini a partecipare e decidere. Ha bisogno di una svolta decisa e di una rottura con il passato. I viareggini invece trovano un centrosinistra che non è riuscito neppure questa volta a muovere una sola critica al centrodestra e neppure a liberarsi dalle pressioni lobbistiche provenienti da imprese del settore edile, nautico, dalle ingerenze massoniche delle professioni e dal sostegno di quanti da tempo vivono di rendita speculativa e parassitaria con il sistema del sub-affitto delle concessioni dei beni comuni della città – Passeggiata, Darsena, mercati – che già a suo tempo hanno sconfitto il tentativo Marcucci-Montemagni di dare una svolta al malgoverno locale.

“Betti, per quanto tenti, non sarà di certo capace di fare meglio dei suoi tanto più illustri e preparati predecessori. Entrambi gli schieramenti, in realtà, oggi nuotano nello stesso acquario. Il centrosinistra, inoltre, oggi vede un gruppo dirigente diviso, per le forti differenze culturali rappresentate e, soprattutto, senza un una visione comune della città e delle emergenze. Troppi esponenti sono cresciuti ormai troppo lontano dagli ideali di semplicità, di rigore, di giustizia sociale ed emancipazione dei deboli, degli emarginati, di partecipazione dei lavoratori e dei ceti produttivi sani della città alla guida della ricerca del bene comune, che hanno ispirato la sinistra per tanti anni e con notevoli risultati di emancipazione, sviluppo, inclusione e coesione sociale.

“Il candidato del centrodestra Cima, da parte sua, è stato scelto solo per offrire garanzie di stabilità agli interessi soliti che gravano sulla città e rappresenta la stasi e l’immobilismo più assoluto. Entrambi gli schieramenti hanno dunque teso e tendono dunque solo ad assicurare la propria sopravvivenza a fianco di interessi consolidati e ancora da garantire; nella esclusione sistematica dei meno agiati, degli emarginati, dei disoccupati, di una equa e decisa spartizione delle risorse che la nostra realtà economica e sociale può e deve offrire per affrontare la grave crisi sociale della città con una nuova inventiva quale quella che vide protagonisti sindaci del dopo guerra come Petri. Non si intravede, quindi, nessun orizzonte di rinnovamento in questa competizione tra centrodestra e centrosinistra.

“Il Movimento 5 Stelle non è un partito e non lo diventerà. Non sappiamo cosa saremo in futuro, ma di certo ora siamo un luogo dove costruire il cambiamento, una doverosa moralità della politica, l’indipendenza da tutti i condizionamenti. noi invitiamo i cittadini a partecipare per distinguere il giusto dall’ingiusto, la buona amministrazione dalla cattiva, a suggerire ed impegnarsi.

“Votare Maximiliano Bertoni e Movimento 5 Stelle significherà innanzitutto ridare dignità alla politica e reinventare la democrazia locale; significa aprire una stagione di nuova partecipazione alla gente, alle associazioni, ai gruppi sociali; significherà portare talenti nelle responsabilità di governo e di amministrazione della cosa pubblica per un tempo limitato e con azioni sottoposte a verifiche pubbliche; significherà apertura alle idee necessarie a rilanciare il presente e il futuro della città. Vorrà dire aprire una porta per riportare socialità in una città che sta perdendo la propria identità, senza preclusioni, allo scopo di ricevere la spinta di tutti coloro che sentono impellente il bisogno di costruire un laboratorio concreto per il rilancio sociale, economico, culturale, ambientale del nostro Comune. Viareggio ha bisogno di un nuovo senso civico e dei suoi migliori cervelli.

“Noi siamo pronti se altri saranno con noi e se assieme diventeremo la nostra città. Sarà un duro lavoro, ma potrà rappresentare la nuova stagione necessaria dalla quale anche i partiti tradizionali potranno trarre non pochi insegnamenti e spunti di rinnovamento.”

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