VIAREGGIO. Franco Giorgetti, candidato a sindaco delle liste civiche “Per un futuro possibile” e “Idea Viareggio”, ridisegna la tassa sui rifiuti, considerando quella attuale “profondamente iniqua: deve essere calcolata, per quanto riguarda le abitazioni civili – a parità di zona abitativa – sul numero dei residenti in esse, mentre per quanto riguarda le attività commerciali – di analogo settore commerciale – sul loro reddito.

“L’attuale sistema di tariffazione è fatto senza un criterio logico: si basa sul conteggio dei metri quadrati di superficie, sia per quanto riguarda le abitazioni, che per le attività commerciali e/o industriali.”

Giorgetti esemplifica in questo modo il suo concetto: “Una persona sola che abita in una casa di 100 metri quadrati non può pagare la stessa cifra per la spazzatura di una famiglia composta da quattro persone che abitano in una casa di uguale metraggio.

“Un negozio di 100 metri quadrati che fattura un milione di euro non può pagare per la spazzatura la stessa cifra di un negozio di uguale grandezza che però fattura 10mila euro.”

Giorgetti interviene poi sulla questione del bilancio comunale: “La situazione economica del Comune di Viareggio, pur essendo difficile, non è da dissesto: così ha detto il commissario prefettizio Domenico Mannino in un incontro con noi candidati a sindaco. Io invece vorrei dire che la questione è ancora molto difficile.

“Voi sapete che il bilancio del Comune è diviso in spese correnti e spese di investimento, così come le entrate possono essere divise fra correnti e straordinarie o da dimissioni. Per cercare di risanare il bilancio bisogna innanzitutto tagliare le spese sulle consulenze esterne, che influiscono non poco, e riportare le società partecipate in Comune eliminando i consigli d’amministrazione.

“Assessori competenti possono fare gli amministratori unici delle società partecipate di loro competenza. Occorre incidere sul costo del personale liberando risorse. Per esempio, se si completa la dismissione delle quote millesimali dei diritti di superficie potremmo abbattere il debito, ridurre gli interessi passivi e risparmiare sul settore del personale bloccando il turn-over per almeno tre dipendenti.

“Occorre poi dirimere la questione dei derivati capestro che attanagliano il Comune: qui bisognerebbe intervenire efficacemente nei confronti delle banche, un po’ sulla falsariga di ciò che ha fatto il Comune di Milano.

“Si possono inoltre recuperare risorse attraverso la diminuzione del parco auto, ovvero dal risparmio dei bolli, delle assicurazioni, del costo del carburante e della manutenzione e dall’entrata attraverso la vendita delle stesse, e tramite la spesa per l’affitto dell’immobile dove ha sede il comando di Polizia Municipale – che è di 90mila euro -, spostando i vigili urbani in un edificio di proprietà del Comune.”

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