VERSILIA. Domenica 26 maggio è la “Giornata Nazionale dei Sentieri” del CAI: l’appello del Parco per garantire un futuro ad una rete estesa 611 km tra Alta Versilia, Garfagnana, Massa, Carrara e Lunigiana.
La XIII Giornata Nazionale dei Sentieri, promossa dalla Commissione centrale per l’escursionismo del Club Alpino Italiano, contiene un invito appassionato a percorrere e a concorrere alla manutenzione delle “vie pedestri” del territorio nazionale. A questa iniziativa – in programma domenica 26 maggio – partecipano 29 aree protette con 51 eventi sparsi lungo tutta la penisola, con animazioni ed attività rivolte ai visitatori dei Parchi. Fondamentale è il contributo degli operatori delle aree protette, dei guardiaparco e delle guide, nonché dei soci delle sezioni CAI, con gli accompagnatori di escursionismo e gli addetti alla sentieristica presenti sul territorio.
Il Parco delle Alpi Apuane propone – per il 26 maggio – una breve escursione fotografica nella zona di Careggine e dintorni, per cogliere immagini artistiche e suggestioni visive da un paesaggio naturale unico nel suo genere. La partenza è alle ore 10 dal Centro agricolo-naturalistico del Parco, situato in località Bosa di Careggine, mentre il rientro è previsto nella tarda mattinata.
Il Parco delle Apuane ha sempre dimostrato particolare attenzione per i “propri” sentieri, poiché costituiscono le uniche vie di collegamento e di attraversamento di gran parte dell’area protetta. Malgrado questa sua vocazione innata, il Parco non ha mai avuto specifiche deleghe o attribuzioni di legge in materia di sentieri e non dispone di risorse dedicate e neppure di personale operativo in questo settore.
Una “storica” convenzione tra il Parco e le sezioni CAI che qui operano, contribuisce da anni al rinnovo della segnaletica e a sostenere piccoli interventi di manutenzione ordinaria. A breve, verranno pubblicate ben due carte sentieristiche completamente rinnovate, in scala 1:20.000, l’una con elementi del patrimonio geologico e l’altra dei quadri ambientali delle Apuane, che nascono anch’esse dalla collaborazione tra il Parco e la commissione “sentieri” del CAI. Sulla sicurezza in montagna poi, grazie ad un accordo con il Consorzio LaMMa, il sito web del Parco informa gli escursionisti in tempo reale sulle condizioni meteorologiche in montagna e sui pericoli di formazione di ghiaccio e di slavine nel periodo invernale.
Quanto ricordato è molto, ma non è tutto quello che serve. Il Parco lancia oggi un allarme preventivo, per segnalare la necessità di pronti interventi sui sentieri del Parco, per porre un freno al progressivo degrado e alla lenta distruzione di queste memorie materiali della presenza umana sulle Apuane. Ormai morta e sepolta l’economia montana che garantiva in passato la loro esistenza, la crisi economica dell’oggi rischia di cancellare i già limitati interventi pubblici di ripristino e di restauro dei sentieri. Nello stesso tempo, l’opera meritoria e volontaria del CAI non può affrontare manutenzioni straordinarie di ingente impegno economico, che richiedono anche mezzi e dotazioni adeguati.
L’appello del Parco va a tutti gli enti pubblici territoriali, alle associazioni della montagna (CAI in testa) e ai cittadini singoli, per arrivare ad un piano di gestione dei sentieri apuani, che individui le priorità, non disperda le scarse risorse ed ottimizzi le opere di manutenzione. In un periodo di “vacche magre”, sono da evitare gli interventi estemporanei su tratti poco significativi e poco utilizzati della sentieristica. Bisogna partire proprio dalle vie segnalate dal CAI che – con i loro 611 km di sviluppo nelle Alpi Apuane – rappresentano la parte principale della rete escursionistica, ben conosciuta ed apprezzata dai turisti e dagli appassionati della montagna.
Sul tema è prevista, a breve, una specifica iniziativa del Parco, che si farà catalizzatore di questo interesse diffuso in tutte le Alpi Apuane.
