VIAREGGIO. Paolo Spadaccini della lista Viareggio Popolare, è soddisfatto del risultato elettorale che, quando ormai siamo a 50 sezioni scrutinate si aggira intorno al 3,66 per cento.

“La nostra non è una lista civica pura, il nucleo portante ruota attorno all’Udc. E, rispetto ai risultati delle politiche dove uscimmo con lo 0,9 per cento, siamo sicuramente soddisfatti”. Dice Spadaccini “anche perché – continua l’ex presidente del consiglio comunale della giunta Lunardini – la nostra lista si è fortemente rinnovata e il tempo per fare campagna elettorale è stato poco, solo un mese e mezzo”.

In caso di ballottaggio, Spadaccini annuncia: “Ahimè è senza storia. Vincerà sicuramente Betti”. Poi, sull’ipotesi di un apparentamento dice: “Ogni mia dichiarazione potrebbe sembrare come la favola di Fedro su la volpe e l’uva”. Poi conclude: “Non credo che il Pdl voglia chiedere un apparentamento con noi”.

“Il mio primo ringraziamento – scrive in un comunicato stampa – va ai cittadini di Viareggio e Torre del Lago Puccini che hanno deciso di votarmi – dichiara Paolo Spadaccini, candidato sindaco della lista Viareggio Popolare – non posso dire di essere felice del risultato ma soddisfatto sì, visti anche i tempi strettissimi della mia campagna elettorale che si è giocata in meno di due mesi”.

“Comporre un’unica lista civica per queste elezioni forse era impossibile – prosegue Spadaccini, rispondendo ai cronisti che lo incalzano sulla grande frammentazione di movimenti e gruppi alternativi ai partiti che si sono presentati al voto – soprattutto per me che ho deciso di formare un gruppo comunque vicino all’Udc”.

Gruppo che proseguirà nel suo lavoro fuori e, se i numeri lo concederanno, dentro al futuro consiglio comunale: “La mia lista è formata da tanti giovani e molti componenti sono alle prime armi in politica – conferma il candidato di Viareggio Popolare – abbiamo voglia di costruire un nuovo polo di centro per la città”.

Categorico, infine, Spadaccini sulla questione apparentamenti in vista del ballottaggio Betti-Cima: “L’onere dell’iniziativa politica spetta ai vincitori – conclude – non credo che il Pdl cerchi un apparentamento con me ma non voglio spingermi oltre”.

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