(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “Tonino Cima guardi bene di stare al suo posto – cioè in quel Pdl che a Viareggio, dopo il commissariamento della Giunta Lunardini dove era assessore, non a caso è passato dai 12.105 voti (35,74%) del 2008 ai 3.981 voti (16,85%) di quest’anno – evitando di dare interpretazioni strumentali ed errate al nostro elettorato.” Lo scrive Massimiliano Baldini, candidato sindaco del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago, in risposta alle dichiarazioni del candidato sindaco del centrodestra.

“Il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini ha raccolto un forte consenso trasversale che proviene dal centro, dalla sinistra e dalla destra, rappresentativo di tutte le classi sociali, nessuna esclusa, alle quali ci siamo rivolti.

“Ciò in perfetta sintonia con lo spirito che ha animato la nostra formazione, concentrata sui problemi della città e non sulla convinzione ideologica di questo o di quello, pienamente dimostrato dai nostri candidati in lista di differente estrazione e convinzione politica.

“È su questo solco, tracciato da tempo, che continueremo a muoverci anche in Consiglio Comunale perseguendo le priorità del nostro programma e rappresentando con continuità e giornalmente tutto quell’elettorato che ci ha votato e con il quale manterremo un rapporto stretto e fiduciario senza permettere a nessun altro di farlo al posto nostro. Tanto meno a Tonino Cima ed al Pdl viareggino che hanno dato ampia prova di non esserne capaci.

“Se abbiamo lasciato libertà di scelta e non abbiamo invitato il nostro elettorato ad andare al mare è perché abbiamo troppo rispetto verso i sacrifici che le generazioni precedenti hanno pagato per trasmettere a noi il diritto di votare. Ma non per questo è venuta meno la consapevolezza del fallimento amministrativo che Viareggio ha dovuto pagare a causa del centrosinistra prima e del centrodestra dopo.”

(Visitato 14 volte, 1 visite oggi)

“BALLOTTAGGIO” IN CNA, GLI ARTIGIANI ASCOLTANO LE PROPOSTE DI BETTI E CIMA

LIDO, NORME PIU’ RIGIDE PER TRASFORMARE HOTEL IN APPARTAMENTI