(foto Marco Pomella)
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CAMAIORE. Comune unico della Versilia? Mentre il dibattito va avanti (da anni, da decenni) qualcosa si muove in concreto. E tre amministrazioni (Camaiore, Pietrasanta e Massarosa) assieme all’Unione dei Comuni, fanno sistema per dare sviluppo e lavoro all’intero territorio.

Il progetto è stato illustrato stamani dal sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, di Massarosa, Franco Mungai, dal vicesindaco di Pietrasanta Luca Mori e dal presidente dell’Unione dei Comuni Maurizio Verona.

“L’Europa – ha spiegato Verona – sta per avviare la nuova pianificazione territoriale dal 2014 al 2020. Negli anni passati sono passati milioni di euro, e la Versilia non è stata pronta a sfruttare l’occasione. I singoli Comune, a Bruxelles, non vengono neanche presi in considerazione. Per questo è importate avviare e presentare progetti di ampio respiro, versiliesi e di area vasta. La prima fase è stata di ascolto delle istanze del territorio. Ora partiamo con la progettazione”.

In queste ultime settimane infatti gli uffici tecnici dei tre Comuni si sono riuniti più volte. Per cercare di trovare un (o più) progetti condivisi. “Guardando la Versilia come ad una città – ha detto Verona – e non come a 7 campanili in lotta tra loro”. E i risultati non mancano.

I dettagli saranno resi noti in un convegno questo martedì alle 21 alle Bocchette, quando sarà presente anche l’assessore regionale alla pianificazione territoriale Simoncini. Ma i tre sindaci sembrano avere le idee chiare.

Per Camaiore si parla prima di tutto di sicurezza sulla Sarzanese. Aspetto che appunto è trasversale interessando anche i Comune di Massarosa e Pietrasanta. Ma anche del rilancio turistico dell’area Benelli (ex Bussoladomani), di una pista ciclabile mari-monti.

 Massarosa sul piatto metterebbe la pista ciclabile (che in gran parte, attorno il lago, è già esistente ma che Mungai vorrebbe ricollegare da una parte verso Viareggio alla Gora di Stiava, dall’altra verso Camaiore attraverso Capezzano e le direttive verso mare), 3 o 4 rotatorie sulla Sarzanese (via Ghivizzani, via Matteotti, via delle Sezioni, Argentona e Bozzano).

 Pietrasanta pensa al rilancio della sentieristica collinare, ai collegamenti ciclabili tra costa e entroterra, all’assi viari (Sarzanese ma anche la variante pisanica che interesserebbe anche Seravezza, Forte dei Marmi e Stazzema), la valorizzazione delle miniere e del paese di Valdicastelli e dei poli produttivi (il Portone, ma anche Le Bocchette e Montramito)”.

Obiettivo di questa unione, trovare il giusto peso per porsi come interlocutore serio e credibile prima agli occhi della Regione, e poi l’Europa. L’incontro con

(foto Marco Pomella)
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Simoncini (aperto a tutti, ma in particolare ad investitori e imprenditori) servirà anche a questo. Da un parte a capire quale direzione prenderà la Regione per la pianificazione territoriale (evitando così di presentare progetti che non trovano riscontro nei piano regionali ed europei). Ma dall’altra anche quella far sentire, con una sola voce, che la Versilia è pronta a fare un grande passo in avanti, collaborare tra diverse amministrazioni per arrivare ad obiettivi condivisi. Con la speranza che da Bruxelles premino questo impegno con qualche milione di euro per far diventare i sogni realtà. “Negli anni passati tutti i Comuni – ha sottolineato Del Dotto – hanno perso vagonate di milioni di euro. Oggi quel treno ripassa, e la Versilia deve necessariamente agganciarvisi”.

 

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