VIAREGGIO. I carabinieri del nucleo operativo di Viareggio, a seguito di un’articolata attività di indagine, hanno tratto in arresto, per il reato di rapina aggravata in banca, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Parma, tre giovani ragazzi residenti a Viareggio: un 23enne, originario di Napoli, pregiudicato., un 20enne, originario di Carini e un  31enne, originario di Mugnano di Napoli, incensurato

In particolare le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare i tre autori di una rapina in banca, perpetrata venerdì 17 maggio scorso ai danni dell’Istituto CREDEM sito in  Piazzale Pablo a Parma. Nell’occasione due dei tre soggetti avevano fatto ingresso all’interno dell’Istituto di Credito e, travisati ed  armati di trincetto,  si erano fatti consegnare dietro la minaccia dell’arma, la somma di circa 60.000 euro dal personale presente; dopo aver legato direttore e cassieri, avevano raggiunto il terzo e a bordo dell’autovettura di quest’ultimo,  si erano dati alla fuga, alla volta di Viareggio, imboccando la vicina autostrada. Tutti gli elementi raccolti dai carabinieri  però, incastrati tra di loro, in aggiunta alla conoscenza diretta di persone e luoghi da parte  dei militari del nucleo e a svariati servizi di osservazione controllo e pedinamento, hanno   comunque consentito di ricostruire la dinamica dei fatti. In particolare tutto è iniziato quando uno dei tre responsabili, già intercettato telefonicamente dai carabinieri, ha svelato in alcune conversazioni, seppur criptiche e frammentate,  alcuni particolari che, seppur insignificanti a prima vista, supportati da altri elementi di riscontro,  hanno però dato l’input agli investigatori per approfondire gli accertamenti. Quando si è arrivati a capire quale fosse stato il mezzo con il quale i tre si erano recati sul luogo del reato, sono state acquisite le immagini delle telecamere di video sorveglianza nei punti in cui i tre

(foto VT)
(foto VT)

potevano essere passati: in particolare quelli di una stazione di servizio  e di una tabaccheria dove si erano fermati ad acquistare le sigarette prima di recarsi a Parma. Il confronto delle immagini con quella dei rapinatori,  le descrizioni fornite dai testimoni e la conoscenza diretta dei soggetti interessati ha così permesso di risalire ai tre giovani, di cui uno già con precedenti e gli altri due incensurati.

I carabinieri del nucleo operativo, lavorando giorno e notte,  hanno concluso l’indagine richiedendo all’Autorità Giudiziaria di Parma l’emissione di una misura restrittiva. Quando sono arrivate le ordinanze dal Tribunale di Parma, i tre sono stati arrestati e, a seguito delle perquisizioni domiciliari effettuate, sono stati rinvenuti presso le abitazioni, parte della refurtiva, oltre a droga, nello specifico circa 100 grammi di hashish complessivi insieme a bilancini e materiale per il confezionamento. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti e verifiche per scoprire altri episodi delittuosi commessi dai tre, che presumibilmente agivano in trasferta effettuando preliminarmente dei sopralluoghi degli obiettivi da colpire, quasi sempre vicini ai caselli autostradali, per garantirsi una rapida fuga prima dell’intervento delle Forze dell’Ordine.

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