(foto Pomella)
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VIAREGGIO. Nei primi quattro mesi di quest’anno è caduta in Italia tutta la pioggia del 2012. Solo ad Aprile sono piovuti in media 100 mm d’acqua sulla Regione Toscana, quasi il doppio rispetto al passato nei territori che vanno dal Fiume Magra al Fiume Serchio. I dati, diffusi dal SIR (Servizio idrologico Regionale) portano ad una riflessione sul fatto che, nonostante gli eventi meteo siano stati eccezionali, la nostra rete idraulica ha resistito senza subire grandi danni.

“Tutto il personale ha lavorato duramente nelle fasi di prevenzione e nel corso degli eventi – spiega Fortunato Angelini, Commissario del Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli – Il nostro territorio è fragile e necessita di continui lavori ordinari e straordinari per far si che tutto funzioni nel migliore dei modi”.
Dalle alture delle Apuane, l’acqua scende velocemente e in pochi chilometri raggiunge il mare.
La rete dei canali controllata dal consorzio, tra naturali e artificiali è lunga circa 800 km e attraversa un territorio fortemente urbanizzato, per larga parte sotto il livello del mare, dove sono concentrati 23 impianti idrovori (1/3 di quelli regionali) che tengono asciutte le aree depresse.

Dei 14 milioni di euro che la Regione Toscana ha assegnato dal 2011 all’Ente di Bonifica Versiliese come investimento per migliorare la sicurezza idrogeologica del territorio, la metà si è già trasformata in lavori conclusi, per un totale di 26 grossi cantieri sui principali corsi d’acqua. Altri 3,2 milioni riguardano 6 nuovi lavori avviati in questi giorni e 3,5 milioni riguardano opere in fase avanzata di progetto.

“Sembrano tantissimi di questi tempi – continua Angelini – eppure proprio in questi giorni abbiamo consegnato a Regione e Provincia un elenco di altri 40 lavori che sarebbero necessari, corrispondenti a altrettanti punti critici del nostro territorio”.
Una richiesta complessiva di altri 60 milioni di euro per interventi straordinari necessari a alzare ancora il livello della sicurezza idraulica. Così come restano necessari, una costante manutenzione ordinaria a tutte le opere realizzate, che che passa dal taglio della vegetazione, al presidio e monitoraggio del sistema complessivo della difesa del suolo.

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