(Foto: Alberto Macaluso)

VIAREGGIO. Sono passati quattro anni dal disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Con un corteo partito con centinaia di persone – che lungo il tragitto sono diventate sempre più numerose – Viareggio ha ricordato quella notte, quando la città rimase schiacciata da un carico di distruzione, lutti e ferite: 32 vittime e un quartiere raso al suolo per l’esplosione del gas uscito dalla cisterna di un convoglio deragliato attraversando la stazione.

L’anniversario della strage è arrivato in un momento delicato del procedimento giudiziario: in tribunale a Lucca è in corso l’udienza preliminare, che vede imputate 33 persone, fra le quali i vertici di Fs e delle ditte che montarono  e revisionarono il carro poi deragliato. La decisione del gup è in programma per il 12 luglio. Non è l’unico processo che ha riguardato vicende in qualche modo legate alla strage del 29 giugno.

Il 4 giugno scorso il giudice del Lavoro di Lucca ha respinto il ricorso del ferroviere Riccardo Antonini, licenziato dopo le “gravi ingiurie e i pesanti insulti – spiegò Fs – rivolti all’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti” durante una manifestazione. Antonini è stato anche consulente della Cgil e di alcuni familiari delle vittime della strage di Viareggio.

Viareggio oggi ha commemorato l’anniversario con un convegno sulla sicurezza del trasporto di sostanze pericolose, al quale ha partecipato anche il sottosegretario alle infrastrutture Erasmo D’Angelis, che ha detto: “Mai più stragi per incuria”.

Per tutta la giornata, in segno di lutto e di omaggio per le 32 vittime, tutti i treni che sono transitati dalla stazione di Viareggio hanno azionato la sirena. Nel pomeriggio, con la partecipazione di rappresentanti dei Comitati dei familiari delle vittime delle altre tragedie italiane, si è svolto l’incontro del Coordinamento “Noi non dimentichiamo”.

Il corteo è poi partito da piazza Regina Margherita, in Passeggiata: il serpentone si è mosso lungo un percorso di tre chilometri, per arrivare in via Ponchielli, luogo del disastro.

Bandiere a mezz’asta e saracinesche degli esercizi commerciali abbassati lungo il tragitto. Il sindaco Leonardo Betti, che ha decretato il lutto cittadino, ha proposto che Viareggio sia la sede dell’Osservatorio Europeo per la Sicurezza.

Intorno alle 22 il corteo è arrivato nel piazzale della Pam dove, dopo alcuni interventi, sul palco allestito per l’occasione, si è esibita Elisabetta Salvatori, accompagnata al violino da Matteo Ciaramelli, nello spettacolo dedicato alla strage “Non c’è mai silenzio”.

Tra le 23.48 e le 23.52, l’ora in cui il fuoco divorò un pezzo di città,  Stefano Pasquinucci ha letto i nomi delle 32 vittime scanditi dai rintocchi di una campana, mentre dalla Casina dei Ricordi sono state lanciate in cielo 32 lanterne cinesi, per ricordare chi non c’è più.

 

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