VERSILIA. Saldi estivi al via sabato 6 luglio e aspettative alte tra esercenti e consumatori. “Ci auguriamo che la stagione dei saldi che, formalmente inizierà sabato prossimo,  smuova il mercato anche perché i negozi sono pieni di merce di primissima qualità e ottimi prezzi e il settore ha un drammatico bisogno di una iniezione di fiducia” sostiene Esmeralda Giampaoli, presidente di Confesercenti.

La crisi ha colpito duro. Negli ultimi 2 anni il piccolo commercio ha ridotto complessivamente del 28% il suo fatturato. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Confesercenti nei primi 4 mesi di quest’anno, in Toscana,  hanno abbassato le saracinesche  ben 1.324 attività ad un ritmo di 11 al giorno, mentre  hanno aperto in appena 397. Se si dovesse continuare così la stima di Confesercenti, a  fine del 2013, registreremmo in Toscana,  la chiusura di  circa 3.500  negozi.  In questo contesto l’attesa dei saldi è forte anche se la quota che ogni famiglia dedicherà agli acquisti di fine stagione  è scesa dal 13% al 7% con un budget  medio di 165 euro.

“Il nostro auspicio – prosegue Confesercenti – è che la stagione dei saldi segni almeno  l’inizio di un’inversione di tendenza. Certamente la fase di contrazione dei consumi, che ha visto risultati preoccupanti anche nel primo semestre del 2013, non aiuta certamente una seria programmazione, al punto che vi è stata da parte di molti punti vendita, nel tentativo di rivitalizzare le vendite, una ulteriore corsa all’anticipo. Un modello che certamente non può funzionare perché senza una condivisione delle regole e con una sostanziale liberalizzazione delle vendite promozionali anche i saldi finiranno nel tempo per perdere significato”.

“Varrebbe forse la pena – prosegue Confesercenti – di riprendere come richiesto da Fismo a più riprese, una riflessione sulle date dei saldi. Da un lato con le date attuali (e con il meteo di quest’anno) è più giusto parlare di “vendite di inizio stagione”. Negli ultimi anni, con i saldi così anticipati, sia le vendite invernali che quelle estive hanno finito con creare due fenomeni: da un lato lo slittamento dei consumi, già fermi, dall’avvio di stagione al periodo dei saldi; all’inverso la corsa di alcuni operatori ad anticipare i colleghi con “saldi mascherati” o corse all’anticipo. Segno che il modello così com’è non funziona”.

A beneficio di esercenti e clienti, Confesercenti ricorda infine i suggerimenti contenuti nel decalogo di “Saldo Amico”:  1. Attendere il periodo ufficiale dei saldi; 2. Indicare in modo chiaro e leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato); 3. Accettare pagamento con assegni, carta di credito e bancomat secondo i termini delle relative convenzioni; 4. In caso di vizi o mancata conformità rispetto alle caratteristiche descritte del bene venduto in occasione dei saldi il commerciante è soggetto alle ordinarie norme in materia di garanzia/reso; 5. In casi diversi dal vizio o dalla mancata conformità la sostituzione del capo è a discrezione del titolare dell’esercizio; 6. Durante i saldi il commerciante può consentire la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia; 7. Non esibire sconti generici, specie se riferiti soltanto ad alcuni articoli; 8. Rendere visibile l’interno del negozio; 9. Evidenziare le taglie eventualmente disponibili se limitate; 10. Usare la massima cortesia.

 

 

 

 

 

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ultimo aggiornamento: 06-07-2013


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