PIETRASANTA. Un disguido tra uffici? O volontà di ostacolare l’artista? I motivi non sono chiari ma la sostanza è che uno degli artisti che doveva esporre in occasione della mostra Italia-Francia di Pietrasanta è rimasto fuori: Philippe Delenseigne. Dopo continui rimandi sulla location delle sue opere l’istituto  cultura di Pietrasanta ha suggerito uno spazio congruo alla scultura  (palazzo Moroni) il direttore artistico della kermesse ha posto il veto. A pagare lo stallo l’autore, che con una lettera spiega l’accaduto.

“Per ricapitolare velocemente quanto successo -scrive Philippe Delenseigne – vi ricordo che qualche mese fa la mia opera veniva proposta, tramite la mia galleria, al dr. Romanini, che entusiasta del progetto la considerava adatta e congrua al progetto espositivo della mostra dell’estate organizzata dal CAV di Pietrasanta, tanto da inserirla nella manifestazione, ed in particolare veniva identificata come location per accoglierla Piazza Crispi. L’idea di piazza Crispi nasceva non soltanto dalla considerazione della zona come punto di snodo naturale di una mostra che sarebbe stata un percorso dal centro espositivo di S. Agostino fino alla sede del Centro Arti Visive ma anche , secondo Romanini, come ideale risposta alle numerose richieste dei cittadini e negozianti della stessa piazza che da tempo desideravano una riqualificazione dell’area. Dopo gli incontri preliminari mi sono subito messo al lavoro per realizzare una scultura di altissimo livello che mi è dunque costata 2 mesi di duro lavoro e di grandi investimenti economici, oltre ai due anni che mi sono occorsi per progettarla, essendo questa probabilmente la mia opera più impegnativa ed importante”.

“Sicuro della parola datami e anche dei riscontri avuti successivamente dai sopralluoghi avvenuti in loco insieme al dr. Romanini e la d.ssa Fogher, mi sono procurato di informare diversi giornali e riviste della futura collocazione dell’opera. Taluni giornali riportavano già, in altri articoli, piazza Crispi come parte del percorso espositivo della mostra. Ma veniamo agli ultimi giorni… giorni in cui viene alla luce in maniera chiara e concreta l’inagibilità di piazza Crispi allo scopo espositivo… tale notizia mi viene  comunicata prima da Romanini e successivamente da Valentina Fogher, spiegandomi che purtroppo per alcune ore settimanali lo spazio che era preventivamente stato pensato per la collocazione della scultura è indisponibile in quanto preso in affitto/gestione/consegna da un venditore dei banchetti del giovedì. Adesso vorrei esprimervi la mia totale comprensione per la situazione difficile che vi siete trovati a dover risolvere, ma vorrei anche sottolineare ancora una volta tutto l’impegno che ho messo per arrivare ad oggi con un’opera fantastica pronta per essere esposta e i diversi articoli di giornale che ne parlano e la collocano in quella piazza. Nella valutazione di soluzione alternative col dr. Romanini e d.ssa Fogher, mi si propone prima di esporre la mia opera in via Oberdan, in piazza Matteotti e nella corte Lotti, ma onestamente non trovo queste locazioni ne adatte al valore della mia opera, ne adatte a garantirne la sicurezza per i mesi dell’esposizione. Il dr. Romanini, poi, da parte sua, si è prodigato a spiegarmi come  sia impossibile che la mia opera sia inserita nei principali luoghi espostivi del centro S. Agostino, cosa che ne avrebbe garantito la visibilità e salvaguardia; poiché non rientra nel piano curatoriale della mostra stessa e di come è stata concepita, prendo ovviamente atto del suo ragionevole punto di vista. Mi rendo conto che ci sono stati dei problemi di disorganizzazione e/o comunicazione tra le vostre strutture e mi rendo conto anche che non sia sempre semplice dover gestire queste faccende e magari in tempi ristretti… è altresì evidente che non voglio e non posso diventare io la vittima di questa situazione”.

“Resto convinto che, per come è nata e stata concepita, la mia opera trova una collocazione naturale in piazza Crispi ed invito voi tutti a cercare una soluzione che permetta il naturale compimento dei nostri accordi e magari di farlo brevemente, visto che il tempo a nostra disposizione non è più molto. Conto nella collaborazione e buona volontà di tutti quanti e sono speranzoso che non ci sia bisogno che io debba trovarmi ad esprimere il mio dissenso a persone od organi esterni ai protagonisti della nostra vicissitudine. Sono arrivato a Pietrasanta che ero un ragazzino e qua sono cresciuto come uomo e come artista, ho dato molto a questa città in termini di lavoro e creatività, non avendo quasi mai grande gratificazione o riconoscimento, specialmente da parte delle istituzioni; spero possa essere questa l’occasione giusta”.

In occasione dell’inaugurazione della mostra Italia-Francia non è mancata una pacifica contestazione dell’autore e dei suoi galleristi.

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ultimo aggiornamento: 22-07-2013


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