VIAREGGIO. “L’attuale amministrazione comunale ha ereditato da quelle passate una situazione disastrosa non solo dal punto di vista del bilancio, ma anche da quello dell’organizzazione dell’ente. Fa sorridere che proprio un ex assessore, nonché candidato sindaco alle scorse elezioni, proveniente da un’esperienza amministrativa lunga ben 5 anni per attuare una serie di provvedimenti necessari per Viareggio lamenti che il consiglio comunale non sia ancora stato riunito su temi di interesse della città.” Così scrive Matteo Martini, consigliere comunale del Pd, in risposta al consigliere comunale del Pdl Antonio Cima.
“È bene ricordare che in questa fase, la giunta è stata obbligata ad occuparsi delle emergenze e soprattutto dell’ordinaria amministrazione: pulizia, manutenzione del verde pubblico e dell’arredo urbano, che i nostri predecessori non avevano neanche provato a risollevare.
“Dal punto di vista organizzativo, poi, ciò che scrive il commissario Mannino nella sua relazione di fine mandato dovrebbe rendere insonni le notti dei molteplici nostri predecessori: non sono bastati 23 anni dall’entrata in vigore della legge 142/1990 per adeguare la macchina amministrativa alle prescrizioni della normativa. In questo contesto cosa si deve chiedere ad un sindaco insediato da poco più di 40 giorni?
“La nomina di Iascone a consulente non remunerato per la polizia municipale e l’azzeramento del cda della Patrimonio s.r.l. e conseguente nomina di un tecnico come amministratore unico non può che essere apprezzata per volontà di tagliare poltrone ai politici e per aver privilegiato la competenza che in certi ruoli è imprescindibile.
“Se poi l’opposizione deve fare il ‘compitino’ per casa per avere la propria visibilità fine a se stessa su ordine dei propri partiti faccia pure, non abbiamo alcun pregiudizio di sorta ed attendiamo fiduciosi suggerimenti seri e responsabili per il bene di Viareggio.”
