Nel corso della conferenza stampa odierna, il Presidente dell’Ente Parco, Fabrizio Manfredi, ha ripercorso alcuni dei passaggi fondamentali della recente storia che hanno contribuito a delineare l’attuale assetto normativo delle Marine di Torre del Lago e di Levante, per poi passare ad illustrare i tre elementi d’azione concordati col Sindaco di Viareggio, Leonardo Betti.

 «L’Ente Parco ha avuto, già in passato, il ruolo di volano di sviluppo nella zona viareggine dell’area protetta, poiché fu il primo piano di gestione approvato dal Parco a permettere che nelle due Marine prendessero corpo attività economiche, a partire dagli stabilimenti balneari, passando per i campeggi, che ebbero la possibilità di effettuare investimenti di riqualificazione, passando infine per i locali delle Marine, ai cui proprietari, nonostante alcune situazione abusive, fu riconosciuta la possibilità di veder riconosciuti diritti volumetrici. Alla fine degli anni Novanta il Comune di Viareggio credette fortemente a tale operazione, e cercò di far di tutto affinché le previsioni del piano di gestione prendessero corpo, anche con consistenti investimenti pubblici in termini di infrastrutture, lavori e servizi.

Nel 2009 fu approvato definitivamente dall’Ente Parco un secondo piano di gestione delle Marine, col quale furono concesse agli imprenditori ulteriori possibilità, seppur indicando chiaramente, le destinazioni d’uso delle attività svolte1; col secondo piano venne operato qualche cambiamento di rilievo, in particolare recependo la legislazione nazionale riguardo alle liberalizzazioni in materia di commercio e prevedendo una maggiore flessibilità nel passaggio da un’attività all’altra, con un’unica distinzione sostanziale di fondo tra attività “food” e “no food”.

Altro elemento che si inserisce nel contesto amministrativo e normativo è la classificazione acustica del territorio comunale, divenuta obbligatoria all’inizio degli anni Duemila ed approvata dal Comune di Viareggio nel 2005. Terza componente di tale quadro è la legislazione nazionale sui pubblici esercizi.»

«Dopo gli eccessi che hanno portato ad una degenerazione della situazione verso la fine della prima decade primi anni Duemila, dovuta anche all’assenza di un’amministrazione comunale in grado di interloquire con i vari soggetti chiamati in causa e con le altre istituzioni, e quindi di governare la situazione, per la stagione estiva di quest’anno si è cercato di ripartire, soprattutto per quanto riguarda la Marina di Torre del Lago, la cui economia, a differenza di quella di Levante, si basa esclusivamente sui mesi di maggior presenza turistica. In effetti, negli anni passati, gli operatori della frazione – dai negozi di vendita al dettaglio ai campeggi – hanno subito un contraccolpo assai grave. Con la consapevolezza di una simile situazione, io stesso – confortato dalle risultanze di uno studio commissionato l’anno scorso dalla Regione Toscana e realizzato da esperti che avevano lavorato sul campo, dal quale è emerso che alcune attività sulla Marina avrebbero potuto comunque svolgersi senza pregiudizio per l’ambiente, seppure con prescrizioni e mitigazioni – ho proposto di dare una boccata d’ossigeno a Torre del Lago promuovendo la presentazione al Parco di una proposta per lo svolgimento di iniziative straordinarie, che avrebbero dovuto collocarsi al di fuori della gestione del singolo locale e della sua destinazione d’uso.

A seguito della presentazione di un calendario di eventi da parte del Consorzio “Friendly Versilia”, l’Ente Parco ha rilasciato un nulla osta che teneva comunque conto della necessità di garantire il rispetto di alcuni criteri ambientali essenziali: ad esempio, evitare il calpestio delle dune, garantire la pulizia degli spazi circostanti, utilizzare l’illuminazione già esistente senza potenziarla, rispettare la zonizzazione acustica comunale.

Purtroppo un simile passaggio era già assai difficoltoso, stretto com’è tra chi vorrebbe che nella zona non si svolgesse niente, e tra imprenditori che ancora non sono riusciti ad orientare il proprio comportamento in modo sostenibile. Com’è poi ampiamente noto, verso metà luglio, a seguito di alcuni rilievi, si sono manifestate le prime criticità, con lo scoppio della problematica interna al Comune di Viareggio. Altri soggetti, peraltro, non avrebbero rispettato le prescrizioni e le mitigazioni richieste dell’Ente Parco e hanno dunque portato quest’ultimo ad avviare il procedimento di revoca del nulla osta.»

«Io rivendico però con forza il ruolo fondamentale delle istituzioni preposte al governo del territorio. Non esistono taumaturghi sovraordinati a cui rivolgersi: chi pensa semplicisticamente di chiamare in causa il Presidente della Regione o altri interlocutori, si illude che così possano essere risolti i problemi. Parimenti assurdo è il discorso di rivedere i confini del Parco: la natura non dev’essere rispettata perché esiste il Parco, ma è il Parco ad essere stato istituito per il valore dell’ambiente in questo contesto, valore dal quale discendono vincoli assai più importanti del Parco stesso, giacché l’area è un Sito di interesse comunitario. È vero allo stesso tempo che le due Marine sono aree fortemente antropizzate, nelle quali da sempre è stata significativa la presenza dell’uomo.

Sono dunque tre i punti che ho voluto condividere col Sindaco di Viareggio, Leonardo Betti.

Nell’immediato, chiederemo un incontro congiunto col procuratore capo di Lucca, affinché sia possibile uno scambio reciproco di informazioni: non vorrei infatti che qualcuno pensasse che nell’ambito della Marina di Torre del Lago operano solo pochi imprenditori e che le istituzioni si genuflettano per fare gli interessi di tali soggetti. Il quadro è in effetti molto più complesso, così come la situazione economica della frazione.

In secondo luogo, l’Ente Parco conferma la sua piena disponibilità a valutare una nuova proposta di un calendario di eventi da parte del Consorzio “Friendly Versilia”, che sia più rispettosa delle prescrizioni e delle mitigazioni necessarie.

Infine, si aprirà a breve un tavolo di lavoro tra l’Ente Parco e il Comune di Viareggio – col coinvolgimento dei competenti uffici della Regione Toscana e altri soggetti la cui partecipazione si renderà necessaria – in cui fare, in primis, il punto sullo stato dell’arte della pianificazione urbanistica nell’area delle Marine; pur essendo in vigore un piano di gestione giovanissimo, i due enti dovranno valutare l’eventuale applicazioni di norme più elastiche nelle destinazioni d’uso dei locali, sempre e comunque compatibilmente col contesto ambientale. Lo stesso tavolo dovrà inoltre prendere in esame il piano di classificazione acustica del Comune di Viareggio per comprendere se esso sia ancora valido e se sia stato redatto correttamente, tenendo conto di una vasta serie di elementi che potrebbero essere sfuggiti in passato. Ultimo argomento del tavolo di lavoro tra Comune e Parco sarà la disamina di alcuni aspetti della legislazione in tema di pubblici esercizi e la loro applicazione al contesto locale.

È nostro dovere procedere ad effettuare tutte queste verifiche e cercare di individuare il giusto, seppure difficile, punto di equilibro tra tutela dell’ambiente ed attività economiche affinché la Marina di Torre del Lago possa svilupparsi in modo compatibile, come previsto dagli stessi strumenti urbanistici che l’Ente Parco ha voluto.»

1 Per quanto riguarda i locali pubblici, sono tuttora previste due sole discoteche, la storica “Frau Marlène” e quella attualmente denominata “Tantra”, mentre negli altri locali è certamente possibile lo svolgimento di attività di ristorazione o di somministrazione e certamente anche un’attività musicale di accompagnamento, seppure con i vincoli individuati dalla zonizzazione acustica del Comune; essi non rappresentano però luoghi di pubblico spettacolo parificati alle discoteche.

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