VIAREGGIO. “L’apprendere dai giornali che attività sociali importanti come quelle dello sportello dell’Unione Inquilini, dei Gruppi d’Acquisto Popolare (GAP) o della scuola popolare rischiano di chiudere, a causa delle incessanti polemiche tra i dirigenti del Partito della Rifondazione Comunista di Viareggio con i militanti del circolo Caracol fuoriuscito proprio dal PRC, ci lascia fortemente basiti”. Lo scrive Alessandro Giannetti, presidente del Cantiere Sociale.

“Ci auguriamo – aggiunge –  che le tensioni possano stemperarsi e invitiamo entrambe le realtà a sedersi attorno ad un tavolo per risolvere la questione. Ci chiediamo come sia possibile che un partito di sinistra, che si definisce pure comunista, possa sfrattare realtà cosi significative non solo per la sinistra ma per l’intera città. Ai militanti impegnati in queste realtà diamo la piena disponibilità ad usare gli spazi del Cantiere Sociale. Il Cantiere Sociale Versiliese che ha sede presso l’ex INAPLI al Varignano ospita già una quindicina di associazioni, che nella loro autonomia svolgono diverse attività sociali, culturali e di volontariato. Ospitiamo, inoltre, da qualche settimana anche oggetti di alcuni sfrattati, tra cui anche quelli dell’attuale segretario del circolo Manfredini di Rifondazione Comunista, Gualtiero Lami. Proprio da quel circolo oggi emerge la volontà di chiudere le attività della Caracol. Quando Lami ci ha contattato abbiamo dato la nostra disponibilità ci piacerebbe vedere altrettanto da parte dei dirigenti del PRC”.

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