VIAREGGIO. Non ci stanno per come sono stati trattati i familiari delle vittime della strage di Viareggio che l’altro pomeriggio non sono potuti entrare nel cimitero della Misericordia come avevano programmato a causa – stando alla versione del presidente della Misericordia, Roberto Monciatti – di lavori che dovevano essere effettuati in alcune tombe. All’interno del cimitero c’era un funerale con la presenza dei familiari, ma al cancello del cimitero su un foglio c’era stato scritto che la struttura era chiusa per lavori, un fatto che ha creato il malcontento fra i familiari delle vittime che poi sono entrati. È stata fatta intervenire la polizia perché c’era il timore che la situazione degenerasse. Il presidente della Misericordia, Roberto Monciatti ha cercato in qualche modo di riparare a quanto accaduto, ma i familiari delle vittime si sono sentiti presi in giro e offesi per come sono stati trattati e le proteste di disappunto non sono tardate ad arrivare. Una brutta storia che poteva essere sicuramente evitato con un minimo di buon senso, ma soprattutto di rispetto per chi ha perso la vita in quella maledetta notte del 29 giugno 2009.

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