VIAREGGIO. Il sindaco di Viareggio Leonardo Betti annuncia che il suo profilo Facebook è stato violato da hacker. E, mentre Facebook pubblica i dati sulle richieste di accesso dati dei Governi che controllano i propri concittadini, sui social, specie su twitter, si scatena l’ironia. Così ci siamo fatti qualche domanda.
Cosa è realmente successo? La parola “hackerato“, in realtà, in questo caso è stata usata in maniera inappropriata dal sindaco o da chi cura la sua comunicazione. È un po’ come, sfogliando una notizia, se aveste letto “Ladri irrompono in un’abitazione sfondando la porta con le chiavi lasciate sotto lo zerbino“. Sorvolando sulla poca lungimiranza di lasciare le chiavi sotto lo zerbino, è importante notare come la sicurezza di un profilo Facebook sia fondamentale, soprattutto per un politico che usa i social per comunicare con i suoi concittadini e con la stampa. E il politico in questione, il sindaco Betti, per sua stessa ammissione afferma che la password “era davvero semplice”.
Possiamo quindi parlare realmente di hacker?
Assolutamente no, in quanto un hacker è colui che viola un sistema (computer) utilizzando metodi “forzosi” o di “ingegneria sociale” al fine di entrare e fare determinate azioni considerabili illegali. È chiaro quindi che in questo caso non possiamo parlare di hacking ma di disattenzione da parte del sindaco e del suo staff in termini di sicurezza. Per continuare la metafora sopra lascereste le chiavi di casa attaccate alla porta? E vi lamentereste se a causa di questo un qualcuno vi entrasse in casa e, come suggerito da un utente Twitter, vi svuoti il frigo mangiando il tiramisù?
In queste ore, tra l’altro, Facebook ha pubblicato l’inquietante report su le richieste che i nostri governi fanno per avere accesso ai profili. Nel report possiamo notare come il “bel paese” detenga purtroppo un primato, insieme a Stati Uniti e alcuni altri paesi, decisamente poco confortante. Le richieste inviate sono superiori a quelle della Germania.
Considerando che il paese d’oltralpe ha 81 milioni di persone di cui 61 milioni sono utenti internet, e che invece il nostro paese ha solo 35 milioni di utenti internet, capiamo come le percentuali di richieste del nostro stato sono decisamente molto alte. Insomma: su Facebook, su tutta la faccia del globo, siamo tra gli utenti più sotto controllo in assoluto. Altro che hacker…
