CAMAIORE. Camaiore entra nella Fondazione Toscana Spettacolo. “Con una spesa di soli 1.500 euro l’anno – ha spiegato con orgoglio il sindaco Alessandro Del Doto – abbiamo un investimento immediato di almeno 13-15 mila euro di investimenti sul teatro”.

Soddisfatto anche il Pd. “Le scelte della nostra Amministrazione hanno un solo obiettivo – spiega il gruppo consiliare – ricercare ciò che è utile per far crescere la nostra città, e sono scelte prese senza pregiudizi e prive di ideologie da vecchia politica. L’adesione del nostro Comune alla Fondazione Toscana Spettacolo, che col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali è da anni attiva nel campo della distribuzione di spettacoli teatrali, è una grande opportunità che ci consentirà di far crescere il teatro dell’Olivo e di proporre ai nostri concittadini eventi più prestigiosi. Ma non solo, a fronte di una spesa di circa un migliaio di euro necessari per l’adesione, avremo dalla Fondazione un cofinanziamento circa 10 volte superiore per l’allestimento del nostro cartellone teatrale, che si tradurrà in un notevole risparmio rispetto alla gestione dell’anno precedente. Un’opportunità che evidentemente non interessa all’opposizione che in consiglio comunale ha votato contro questa pratica. Una scelta legittima dei gruppi di minoranza che ci asteniamo dal commentare, ma che i nostri concittadini sapranno giudicare come merita. Anche perché, e da qui nasce la nostra profonda indignazione, è stata una scelta che non solo è stata dettata da irricevibili considerazioni ideologiche ma che soprattutto è stata condita da affermazioni molto gravi, assolutamente inaccettabili, tanto più visto il contesto istituzionale nel quale sono state pronunciate. La Fondazione è stata definita come “una banda”, le persone che la compongono sono state denigrate. Qualcuno dall’opposizione ha addirittura assimilato la quota associativa dovuta dal Comune ad una sorta “di tangente” che l’Amministrazione pagherebbe alla Fondazione. Ma di cosa si sta delirando? E’ questa la lucidità amministrativa di certa opposizione, che ragionando secondo la vecchia logica di una stolta, inutile ideologia politica non vuole nemmeno sperimentare nuove possibilità di crescita per il nostro teatro? Di quali scellerati atti, di quali tangenti si accusa l’amministrazione? Sono accuse gravi e chi le pronuncia deve avere il coraggio di assumersene la responsabilità, portando prove a sostegno di quanto dice oppure avendo il pudore di ritrattarle. Noi non abbiamo mai pensato che le decine di migliaia di euro pagati dalla vecchia amministrazione per entrare nella Fondazione Carnevale o per creare la Fondazione Città di Camaiore fossero delle tangenti, e forse proprio qui sta la differenza nel modo con cui la Nuova Stagione interpreta la politica”.

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ultimo aggiornamento: 07-09-2013


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