VIAREGGIO.  “La logica del “tutto a me, tutto a me”, che Lucca conferma con la chiusura del Tribunale di Viareggio, deve avere più di qualche “lontano sostenitore”, visto che tutte le prese di posizione – da parte di politici ed esponenti della c.d. “società civile” – pur dimostrando l’importanza del nostro distaccamento, non hanno ancora fermato questo ennesimo scempio”.

Lo scrive Ascom Versilia, in relazione alla chiusura del tribunale con l’intero archivio. “A dispetto del fatto che Viareggio, dati alla mano, sia più efficiente di Lucca, ed in spregio dunque a qualsiasi criterio di economicità e sviluppo locale, sembrano manìe accentratrici da “piccolo amministratore”, quelle che stanno impoverendo la nostra città. Sono forse gli ultimi colpi di coda – scrive Ascom – prima che il governo, finalmente, si decida a “riorganizzare” davvero le province? Quali sono i localismi che fanno male all’economia e quindi alla società? Quelli che uniscono importanti fette di territorio, geograficamente e culturalmente omogenee, o gli atteggiamenti di chi si arrocca sulle mura traballanti, e pensa di poter amministrare ancora con logiche che sembrano medievali? L’associazione dei commercianti ASCOM di Viareggio esprime solidarietà e vicinanza a tutte le aziende che sono colpite dalle decisioni prese a Lucca, e sostiene le parole del Sindaco di Viareggio che finalmente ha parlato di ingiustizia e accanimento contro la nostra città. Se questo ė il concetto di “rete” che hanno alcuni amministratori a Lucca, non c’è da stare allegri e si deve piuttosto tenere la guardia alzata.

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