Semafori bislacchi, strade sconnesse e segnaletica inesistente: proteste a Massarosa

MASSAROSA. La situazione non sarà come la racconta l’ex sindaco Fabrizio Larini, che parla di malcontento diffuso. E non sarà neanche come la descrive il sindaco, Franco Mungai: passando per via Cenami, come ironicamente sosteneva il primo cittadino, non si sente nessuna voce ad invocare Larini e la sua amministrazione. Ma se si passeggia per il centro di Massarosa e ci si ferma a parlare con la gente, sono tanti i problemi che emergono, alcuni recenti, alcuni cronici e mai risolti.

Il primo cruccio per chi vive in centro a Massarosa è il semaforo, quello all’incrocio tra via Sarzanese e via IV Novembre. Il semaforo, a cose normali, è giallo lampeggiante. Solo quando un pedone schiaccia il bottone per la chiamata si attiva, diventando rosso sia su una strada che sull’altra, e verde solo per gli attraversamenti pedonali. Il risultato è che chi arriva da via IV Novembre e vuole immettersi sulla Provinciale non ha mai precedenza. O trova il semaforo rosso o giallo lampeggiante, e immettersi diventa complicato. “Basterebbe che quando il pedone schiccia il bottone – dice un residente – resti verde per chi scende da via IV Novembre. Chi deve andare a sinistra verso il Comune non avrebbe problemi, chi va a destra verso Viareggio, lasciata la precedenza ai pedoni, potrebbe passare tranquillamente”.

Risalendo via IV Novembre a piedi i primi problemi. Il marciapiede è in condizioni pietose, l’asfalto anche peggio con buche e avvallamenti – causati dai continui lavori alle tubature – che rendono scomodo il passaggio sia a piedi che in auto. Il primo incrocio che si incontra è che con via Papa Giovanni XXIII. Dovrebbe esserci un chiaro stop, ma il segnale verticale è girato e seminascosto dalle piante, mentre per terra il segnale orizzontale è ormai solo un lontano ricordo: bisogna mettersi controluce per poterlo scorgere. Lì nei pressi altri cartelli stradali. Un posto riservato a carico e scarico “che nessuno rispetta”, dicono i residenti. E un altro cartello che impone il disco orario: peccato sia nascoste dalle fronte di una aiuola. Ci vade l’occhio anche sul cestino portarifiuti: pieno fino all’orlo.

Il successivo incrocio, quello con via Cenami, è caratterizzato anche questo da una segnaletica stradale scolorita e quasi invisibile, risalente ad anni e anni fa.

Prendendo via Cenami si rimane delusi. I grandi lavori di restyling della strada sembrano essere stati un po’ sprecati. Al lati della via negozi chiusi, cartelli di vendesi o affittasi, cartelli di vendita delle case. Più viva la situazione in fondo alla strada, verso via Roma. Via Cenami, in diversi punti, si sta sfaldando. I sampietrini saltano. Una via – in passato definito il salotto buono di Massarosa – studiata e pensata evidentemente – a partire dalle piastrelle in terra – per essere pedonale, e che forse – a pochi mesi dalle elezioni – non si è avuto il coraggio di attuare. Lo dimostra un altro aspetto: tutta la serie di cartelli (divieti di sosta, sosta con disco orario) installati lungo la strada ma coperti con sacchi neri da diversi mesi. E così le auto non solo transitano (spesso anche a velocità elevate per cui qualche residente chiede l’istituzione del divieto di superare i 30 chilometri orari), ma parcheggiano da una parte e dall’altra della strada. I controlli? Pochi, a dire della cittadinanza. E pensare che il comando della Municipale è a pochi metri.

Già, perché riscendendo per via Nannini, si arriva proprio davanti alla sede dei vigili. Anche via Nannini è in uno stato pietoso, pieno di toppe, avvallamenti e buche. E ovviamente, arrivando all’incrocio con via Papa Giovanni XXIII non c’è alcuna segnaletica orizzontale ad indicare lo stop.

In sostanza i residenti della zona chiedono attenzione, controlli, e regole certe. Se i cartelli stradali ci sono si devono vedere, e qualcuno dovrebbe assicurarsi che vengano rispettati.

 

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