VIAREGGIO. “Uno dei tanti sogni dichiarati dalla Sudtiroler Volkspartei è quello di ridurre ad appena 500 i toponimi di lingua italiana nella provincia di Bolzano, oggi 8500 contro i 120.000 toponimi tedeschi. Il nostro Parlamento si pone giustamente il problema di difendere qualunque minoranza, ma non riesce – tra le altre – a tutelare quella di lingua italiana in Alto Adige, e una nazione che non riesce a difendere i suoi figli, la sua cultura e la sua identità non può definirsi tale. Scusateci questa lunga prefazione, ma dopo aver letto la mozione presentata dalla consigliera di Federazione della Sinistra Isaliana Lazzerini dove si propone “una legge Ius Soli sul diritto di cittadinanza dei bambini nati in Italia da genitori immigrati”, il comitato di Viareggio di Fratelli d’Italia non può non esprimere la sua più completa contrarietà a questa iniziativa.” A scriverlo in una nota è il comitato stesso.

“Sono infatti ben altri i problemi che Viareggio deve affrontare, e perdere tempo con una mozione che tratta di un argomento non di competenza comunale è sintomo di un totale disinteresse – se non una scarsa conoscenza – delle necessità reali della città.

“Siamo d’accordo sul sostegno agli immigrati – comunitari e non – presenti legalmente, e che con il loro lavoro e il rispetto dei doveri contribuiscono allo sviluppo del Paese, ma ricordiamoci che siamo in Italia e i primi a dover essere aiutati e sostenuti specialmente in questo periodo storico devono essere i cittadini italiani che, qualora la consigliera Lazzerini lo ignori, vivono una situazione di grande difficoltà che in molti casi spinge imprenditori e disoccupati al suicidio.

“Perché la consigliera invece di presentare mozioni demagogiche, non ci dice dove sono le persone che lei stessa accompagnava davanti al municipio al grido di “una casa per tutti” durante l’amministrazione Lunardini e cosa ha fatto lei ad oggi per quelle persone? A Viareggio e Torre del Lago Puccini servono risposte di ben altro tipo, non autoreferenzialismi in puro stile politichese.”

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