VIAREGGIO. Il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Antonio Cima, va all’attacco del sindaco Leonardo Betti sulla vicenda Ferragamo.

“E così leggiamo sulla stampa – scrive Cima – l’ennesimo comunicato dell’annunciator cortese Leonardo Betti sull’accordo con Ferragamo sulla brutta faccenda dell’annullata asta (erano i tempi della seconda Giunta Marcucci) per la vendita di azioni della Viareggio Porto SPA. Ricordiamone i fatti: eravamo nel Novembre del 2007 ed un variegato pool di imprese, tra le quali spiccava il nome di Ferragamo, si aggiudicava la gara d´appalto per l´acquisto del 48,5 per cento della Viareggio Porto Spa, fino a quel momento controllata in toto dal Comune. Dieci milioni di euro la cifra che la cordata Ferragamo aveva investito. Poi la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la gara di vendita del pacchetto azionario, affermando che la normativa di gara lasciava alla commissione giudicatrice una grande libertà di compiere i propri apprezzamenti senza che vi fosse stata una scelta preventiva dei criteri di selezione.

Al di là della politica degli annunci di cui il Sindaco tanto generosamente ricopre la città ,quando si deciderà a FARE qualcosa oltre che a bloccare le bici davanti, si dice, a casa sua..?
Al di la’ del fatto che il grandioso   intervento di Betti è consistito semplicemente nel rateizzare  la cifra stabilita dal Commissario con a quanto sembra un sia pur piccolo aggravio pari a circa 60.000 euro di spesa.
Colpisce nelle dichiarazioni di Betti il solito “metter le mani avanti” ed il solito “scaricabarile”.
L’accordo fatto costerà ai viareggini altri soldini, ma sia chiaro, continua l’ineffabile Sindaco, io non c’entro nulla! La colpa è del Commissario, anzi no, di Lunardini, anzi no di Marcucci e si ferma li solo perché, forse, gli manca il fiato. Lui che oggi è in trattativa invece non c’entra nulla. Ma tant’e, per una volta tutti i torti non ha, perché, in effetti, se il Consiglio di Stato ha bocciato l’asta di attribuzione, in effetti tutto di quell’asta è avvenuto (preparazione, svolgimento, attribuzione) durante l’era Marcucci. Non sta a me attribuire eventuali responsabilità, qualora poi davvero ve ne fossero;  di questo si occuperanno, se lo riterranno opportuno, le autorità competenti, ma una cosa la so: che Marcucci non era un marziano  piovuto dal cielo ma un alto rappresentante di quel PD da cui è gemmato e a cui appartiene lo stesso Betti. Un Betti che all’epoca non si faceva certo problemi ad accettare da parte dello stesso Marcucci la nomina nella Partecipata Viareggio fiori”.

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ultimo aggiornamento: 17-09-2013


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